sabato, Novembre 23, 2024

Eni è pronta a pagare 20 milioni di euro per sbloccare il gas russo in Austria

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La società italiana di idrocarburi Eni è pronta a pagare 20 milioni di euro per impedire la cessazione delle forniture di gas russo all’Italia. Sabato scorso Gazprom ha interrotto le forniture, adducendo l’impossibilità di trasportare gas attraverso l’Austria.

Secondo Eni, la sospensione del gas russo che passa attraverso il gasdotto verso la vicina Austria non è dovuta a ragioni geopolitiche. L’azienda italiana cita problemi finanziari. Gazprom rifiuta di dare una garanzia di 20 milioni di euro al vettore austriaco.

Il colosso russo preferisce pagarlo in rubli, cosa non più possibile a causa delle nuove normative entrate in vigore il 1° ottobre. Per riavviare le forniture di gas russe, Eni propone invece di fatturare a Gazprom in euro.

L’Italia riceve la maggior parte del suo gas dalla Russia attraverso un gasdotto che attraversa l’Ucraina e l’Austria. Le forniture sono diminuite drasticamente dall’invasione dell’Ucraina, spingendo l’Italia a trovare altri fornitori, in particolare africani. Il Paese, che afferma di aver raggiunto i suoi obiettivi di stoccaggio per questo inverno, afferma di poter fare a meno del gas russo, ma non prima del 2024.

leggi di più: Gazprom interrompe la fornitura di gas naturale all’Eni

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