Con il caso OpenAI ci siamo quasi dimenticati degli “insuccessi” di Elon Musk. Il suo messaggio di acquiescenza sotto un post antisemita è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per molti inserzionisti, a cominciare da Apple e IBM, che hanno deciso di smettere di pubblicizzare X.
In una nota interna che ho pubblicato Reporter di HollywoodLinda Yaccarino ha sottolineato il fervido desiderio di X per la libertà di espressione combattendo al tempo stesso l’antisemitismo e la discriminazione.
Se il boss di Twitter vuole essere ottimista e credere che una volta “chiariti i malintesi” tutto tornerà alla normalità, non potrebbe arrivare in un momento peggiore. Le vacanze di fine anno rappresentano un periodo privilegiato per gli investimenti pubblicitari.
Se il New York Times, che è riuscito a ottenere documenti interni, solleva una situazione molto più difficile di quanto sembri per il social network. Più di 100 aziende hanno temporaneamente sospeso i propri investimenti pubblicitari. Decine di altre aziende si sono ridimensionate in modo significativo o lo stanno prendendo seriamente in considerazione. L’articolo cita Airbnb, che ha annullato una campagna del valore di oltre 1 milione di dollari, e Uber, che prevedeva di spendere più di 800.000 dollari.
Twitter, che non era già in buona forma finanziaria, potrebbe perdere molto in questa storia. Sono già a rischio 11 milioni di budget pubblicitari. Se la situazione restasse così, Twitter potrebbe perdere fino a 75 milioni di dollari entro la fine dell’anno. X ha voluto confutare parzialmente le informazioni da me pubblicate Il New York TimesRitenendo che si trattasse di un esercizio volto a stimare le perdite potenziali e che le cifre in questione fossero già superate.
Infine, nel tentativo di calmare gli animi, Elon Musk ha annunciato che tutti i proventi derivanti dalla pubblicità e dagli abbonamenti legati alla guerra tra Israele e Hamas saranno devoluti agli ospedali israeliani e alla Croce Rossa a Gaza.
“Fanatico di zombi da una vita. Praticante di web hardcore. Pensatore. Esperto di musica. Studioso di cultura pop impenitente.”