Questa domenica, 25 febbraio, i sardi sono invitati al voto per eleggere il nuovo presidente della loro regione e per rinnovare il consiglio, situato nell'ovest della penisola e collegato all'isola di 1,6 milioni di abitanti. A distanza di mesi dalle elezioni europee, le elezioni rappresentano un test importante per la maggioranza di estrema destra e di estrema destra guidata da Giorgia Meloni e per l’opposizione di centrosinistra guidata da Ellie Schlein.
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Con il nostro corrispondente da Roma, Anne Le Nir
La Sardegna è una bellissima isola che attira il turismo di massa. Per ironia della sorte, è la regione più povera d’Italia, che si trova ad affrontare molte difficoltà. Da un sistema sanitario inadeguato a infrastrutture obsolete, il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge il 23%. Problemi non affrontati di petto dal governatore uscente di destra Cristian Solinas.
In queste elezioni ci sono quattro candidati in gioco. Tra i candidati ci sono il sindaco di Cagliari, Paolo Druzzu, membro di Fratelli d'Italia, sostenuto dall'estrema destra e dalla coalizione di estrema destra, e Alessandra Tote, deputata del Movimento 5 Stelle. Con il Partito Democratico di Ellie Schlein. Secondo recenti sondaggi, questi candidati sono testa a testa.
Per il presidente del Consiglio la sconfitta di Paolo Drusi significherebbe la fine della luna di miele con l'elettorato di Fratelli d'Italia e non farebbe ben sperare per le elezioni europee. Per Elly Schlein, la sconfitta di Alessandra Todde metterà fine al suo progetto di un'ampia coalizione con il Movimento 5 Stelle e la lascerà competere come capolista del suo partito alle elezioni europee.
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