Picchi
Doucoure ha mostrato muscoli
Questa era una delle serie preparatorie. Ismaila Doucoure, al termine del suo primo periodo da allenatore in Austria, quando Patrick Vieira era ancora allenatore del Racing, entrò in conflitto con il suo club per partire per il Wolfsburg. Per due settimane e mezzo non abbiamo più rivisto il connazionale del Lille che ha dovuto tornare allo Strasburgo di fronte all’intransigenza dei suoi dirigenti che, peraltro, non chiedevano altro che il rispetto del contratto del loro giocatore.
È stato integrato nella squadra per 45 minuti durante l’ultima partita preparatoria a Mönchengladbach, e questa volta ha iniziato la prima partita ufficiale della stagione a Moson in un ruolo ibrido caro al suo allenatore Liam Rosenior. Difensore centrale ma soprattutto centrocampista difensivo, ‘Doc’ ha lasciato il segno a centrocampo con contrasti, pugni e recuperi come quelli ben realizzati ai piedi di Thiji Savanier (13e).
Per un giocatore non del tutto preparato, Doucoure sembrava buono. E per non spoilerare nulla, ha mandato un assist a Habib Diarra (58e).
Johnson aveva le mani calde
Venerdì è riuscito a malapena ad arrivare in Alsazia, poiché Karl-Johan Johnsson, nominato sostituto con un contratto biennale, era trincerato nella porta dello Strasburgo in assenza di un numero uno confermato. Il giovane Hot Renaissance Robin Racer, affermato durante la preparazione, deve aver recepito il messaggio. Ma il figlio maggiore ha giustificato la fiducia di Liam Rosenior nel primo periodo, decisivo in due grandi occasioni per il Montpellier.
Un bel cross di Nordin è andato quasi alle sue spalle, solo per trovare un potente colpo di testa di Adams all’interno dei sei metri (31).e). Due minuti più tardi lancia un nuovo passaggio sull’esterno del nigeriano, che Savanier trova bene, evitando così una palla corta fatale (33′).e).
Nel complesso, nei contrasti come nel gioco dei calci, lo svedese era sicuro. Ma non ha potuto fare nulla per il rigore calciato da Thiji Savanier, che lui stesso ha concesso mettendosi sotto i piedi di Adams (67).e).
Gioiello Diarra
Fino ad allora non lo avevamo visto molto, ma Habib Diarra ha dimostrato in un’occasione di poter diventare un giocatore di altissimo livello. Aprendo da Ismael Doucoure, ha inizialmente resistito al ritorno di Enzo Chatto. In area di rigore, con la palla alle spalle, ha fatto il piccolo passo indietro necessario per mettersi in posizione offensiva. Qual è il prossimo passo? Una palla rotolata perfettamente cade nell’angolo alto per Benjamin Lecomte, completamente indifeso (58e). Il nazionale sarà ricordato per il suo settimo gol in Ligue 1. Sfortunatamente per lui, ha dovuto lasciare il campo dopo una ventina di minuti dopo uno scontro con Arnaud Nordin.
Floppa
Silla, non era quello!
Se è stato sostituito nell’intervallo da Marvin Sinaia, con conseguente piccola riorganizzazione difensiva con Guéla Doué spostato sulla corsia di sinistra, è per una buona ragione. Liam Rosenior, come tutti, ha visto che l’ivoriano non era bravo nei primi 45 minuti. Nella sua voglia di ripartire sempre pulito dalle retrovie, spesso si è trovato al limite. Si è addirittura completamente dimenticato della palla dopo un passaggio di Johnson (10e) che avrebbe potuto giovare ai Montpellier, come nel caso di questo passaggio che ha messo in difficoltà Ismael Doucoure a causa del suo scarso recupero sul pivot (40e).
Il difensore è passato al terzino sinistro e sembrava molto frenetico, soprattutto dal punto di vista tecnico. Ha mancato molto ma non ha mancato Arnaud Nordin ed è stato avvisato da Mr. Viernes (27°). Ha continuato a duellare, a volte flirtando con un secondo cartellino giallo, anche questo non ha giocato a suo favore quando è arrivato il momento di tornare in campo.
Un rigore non gradito
La partitura d’apertura aveva messo in dubbio gli abitanti di Montpellier. Gli alsaziani hanno continuato a premere sulla porta di Benjamin Lecomte per provare a segnare il secondo gol. Ma tutto è andato storto in un affare apparentemente innocuo. Nel duello con Moussa Temari, Ismael Doucoure ha provato a giocare alle spalle di Marvin Sinaia, che è scivolato. Il nazionale giordano ha colto l’occasione per correre in Alsazia prima di essere ostacolato dal ritorno di Sow. Akor Adams ha poi approfittato di un po’ di confusione per guadagnarsi un rigore mentre Karl Johan Johnsson sembrava avere le mani alzate per il suo contrasto per non toccare il nigeriano. Insomma, è stata la somma di piccoli errori a portare al pareggio di Tigi Savanier (67e).
“Inclinato ad attacchi di apatia. Introverso. Pluripremiato evangelista di Internet. Esperto estremo di birra.”