Dal 2019 la dissonanza si è ripetuta ad ogni inizio del Ramadan: Iran e Arabia Saudita, i leader del mondo sciita e del mondo sunnita, allora in disaccordo, hanno fissato l’inizio del digiuno musulmano in una data diversa. Ma quest’anno, i chierici di Riyad e Teheran sono stati incaricati di osservare la luna L’inizio del mese di Ramadan è determinato dall’apparizione della prima falce di luna nel cielo. Erano d’accordo. Iraniani e sauditi hanno iniziato il digiuno giovedì 23 marzo, prendendo d’assalto l’intero mondo islamico.
Forse la politica non è estranea a questa sorprendente unione sacra. Il 10 marzo le due potenze hanno annunciato da Pechino la volontà di ripristinare le relazioni diplomatiche, interrotte da sette anni, segnando l’inizio della distensione in Medio Oriente. I ministri degli Esteri dei due Paesi si sono congratulati per l’occasione e hanno promesso di incontrarsi presto per preparare la riapertura delle loro ambasciate.
E l’avvistamento della falce di luna può variare da un paese all’altro e da un villaggio all’altro”, Elie Al-Hindi, direttore della Fondazione libanese Adyan.
La guerra fredda tra Teheran e Riyadh, che negli ultimi anni si è combattuta per procura, in Yemen, Siria e Iraq, ha segnato la fine del Ramadan. Il mese sacro iniziava con un giorno di differenza nei due Paesi, e la fine del digiuno, che cade in occasione dell’Eid al-Fitr, non sempre coincideva. Certo, il metodo utilizzato per determinare l’inserimento di un nuovo mese lunare (osservazione della luna o calcolo astronomico) può influenzare la scelta della data. L’avvistamento della falce di luna nuova può variare da un paese all’altro e da un villaggio all’altro.ricorda Elie El Hindi, direttore esecutivo della Fondazione libanese Adyan, che promuove il pluralismo religioso.
Ma anche la politica gioca un ruolo. “Poiché l’accordo tra Riyadh e Teheran è recente, questo fattore potrebbe essere entrato in vigore, Giorgio M. Indiano. È un buon messaggio di fidanzamento. » È successo, prima del 2019, che i due paesi iniziassero il Ramadan a intermittenza, senza commentarlo. Negli ultimi anni, tuttavia, l’inasprirsi delle rivalità geopolitiche ha conferito a queste differenze un inequivocabile tono politico. Hanno approfondito le divisioni settarie nei paesi misti. In Libano, la maggioranza degli sciiti devoti segue Teheran, mentre gli stessi sunniti si schierano con Riyadh.
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