Con il nostro corrispondente in Tunisia, Piazza Lilia
Secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, dal 1° gennaio al 19 marzo di quest’anno sono arrivati in Italia 22.440 migranti, con un aumento del 226% rispetto al 2022. Questa pressione migratoria travolge l’Unione Europea e soprattutto i principali partner della Tunisia. Italia e Francia affrontano un dilemma: aiutare la Tunisia a ottenere un prestito dal Fondo monetario internazionale per evitare il collasso economico e il rischio di un’ondata di migranti verso l’Europa.
Ma allo stesso tempo, come si può sostenere un Paese il cui regime politico ha arrestato più di venti nemici negli ultimi due mesi? Oggi, Francia e Italia sembrano giocare con la diplomazia e la realpolitik con questa pressione migratoria che preoccupa l’Europa, poiché sia Emmanuel Macron che Giorgia Meloni hanno chiesto sostegno alla Tunisia al vertice europeo di Bruxelles.
Il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni arriverà lunedì in Tunisia per incontrare il presidente Gais Said e discutere delle riforme socio-economiche attese dal governo tunisino e di eventuali misure di aiuto finanziario.
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