A volte l’impressione visiva incontra la realtà, a volte… per niente. Daniil Medvedev ha dominato in generale Alexander Zverev, stringendo la partita nei momenti chiave e vincendo in due set (7-6). [7], 6-4) e all’1,44 di questo mercoledì a Torino. Il russo è il primo a qualificarsi per le semifinali del Masters.
Tenete presente che qui non ci sono dubbi nel dire che il numero 3 del mondo non merita la sua vittoria. Ma il grido (“Oh”) che ha risuonato nei corridoi del Bala Alpitur quando Zverev ha sferrato un ultimo dritto a cinque metri da fondo campo sembrava dire ad alta voce quello che tutti pensavano: “Zverev aveva spazio per esibirsi molto meglio.“
La prima occasione sprecata nel primo set
Spezzato fin dall’inizio, ovviamente, sopraffatto dalla voglia di inizio partita, anche Sasha è tornato sul 3-3 al primo turno. Da allora la sensazione è chiara: Medvedev ha trascorso la maggior parte del suo tempo soffrendo. Ma il settimo al mondo, che ingannava con sicurezza e fiducia nel suo stile offensivo, non è riuscito a cogliere l’occasione nei momenti importanti, gli unici che hanno reale importanza a questo livello di competizione.
Stasera, nella mente del tedesco, resteranno senza dubbio le immagini di quell’imperdibile tiro mancato sul 4-1 nel cuore della partita decisiva del primo girone. Un punto creato alla perfezione, prima che un tiro di rovescio arrivi in mezzo alla rete. 4-2, 4-3, 4-4, poi Zverev sfugge al tie-break con un rovescio, il punteggio è 8-7.
Dopo un colpo di racchetta a terra e un viaggio negli spogliatoi, il campione olimpico è tornato in campo con le idee chiare. Con quattro game in mano, è stato il primo a guadagnare un break point in questo secondo set. Ma ancora una volta non riesce a sfruttare l’occasione che Medvedev non si lascia scappare, un minuto dopo. Come si fa a vincere una partita a questo livello senza avere il coraggio di attaccare nei momenti decisivi? Alexander Zverev ha meno di 48 ore per trovare la risposta.
Non ancora eliminato, il nativo di Amburgo dovrà sicuramente battere Andrey Rublev venerdì, e spera che Carlos Alcaraz non batta Daniil Medvedev. Se vincesse anche lo spagnolo, otterrebbe tre o due vittorie in questo set, ma Zverev verrebbe eliminato a causa della bassa percentuale del numero di set vinti. E pensare che lui (forse) avrebbe avuto il suo destino nelle sue mani se quei rovesci non gli fossero sfuggiti…