(Ritrasmesso dal 18/05/2024)Anche gli uccelli sognano! E nella canzone. Lo ha appena dimostrato un team di ricercatori argentini che è riuscito a modellare l’attività cerebrale degli uccelli durante il sonno. Gli uccelli, come la maggior parte degli animali, sognano durante il sonno, e ciò è dimostrato osservando i movimenti degli occhi, il ritmo del respiro o i loro piccoli gridi. D’altra parte, il contenuto dei loro sogni rimane un mistero, poco studiato dalla scienza, e per una buona ragione.
Cosa succede nel cervello di un uccello quando dorme? I ricercatori dell’Università di Buenos Aires hanno sollevato il velo, o meglio le canzoni che tiranno quiquiviUn uccellino argentino, gioca con l’anello che ha in testa mentre dorme. Come molti uccelli, questo passero argentino canta silenziosamente nel sonno. Lo hanno confermato ricercatori dell’Università di Buenos Aires: la stessa area del cervello, dedicata al canto, si illumina quando canta e quando sogna, sia che canti o canti nei sogni, come preferisci.
Soprattutto l’organo che usa per la vocalizzazione, la siringe, che negli uccelli equivale alla laringe, si muove allo stesso modo nella veglia, quando canta veramente, e nel sonno, quando canta silenziosamente. Da qui l’idea di questo gruppo di ricerca multidisciplinare – uno dei pochi al mondo che studia da quasi dieci anni cosa succede nella testa degli uccelli – di impiantare degli elettrodi nel cervello di questo uccellino per misurare con precisione i suoi movimenti muscolari quando vocalizza davvero mentre è sveglio e silenziosamente nella sua testa durante il sonno. È un processo molto delicato, perché non deve in alcun modo modificare le capacità e il comportamento, e quindi la salute dell’uccello. Segnaliamo anche che questo piccolo fringuello argentino è un esempio perfetto, perché possiede solo due vocalizzazioni: un canto di richiamo, un suono semplice per attirare le femmine, ed un ringhio; Una rapida sequenza di diversi suoni che usa per rivendicare il suo territorio contro altri maschi.
Intrusione nelle teste e nei sogni degli uccelli
Quando un kiskadi maschio sogna, riproduce questi due modelli di vocalizzazione in silenzio e alternativamente, con una leggera differenza, tuttavia, il loro canto è più chiaro e serio, come se volesse imporsi più forte nei suoi sogni. Inoltre le loro piume, come da svegli, tendono a stare sulla testa mentre trillano, forse per spaventare i compagni. Il fisico Gabriel Mindlin, coautore di questo studio pubblicato sul Journal of Stochastic Physics caosRiuscì a modellare i movimenti degli organi parlanti sotto forma di equazioni fisiche e quindi a decifrare codici, quando si tratta di un suono di richiamo (muto in sogno) riservato a una donna, o di un duello con un cinguettio, anch’esso silenzioso, il che indica che nei sogni è sempre in disputa per il suo territorio con altri maschi.
In un’intervista al sito americano Venerdì scientificoGabriel Mindlin ha sottolineato quanto sia inquietante intromettersi in questo modo nella testa e nei sogni di un uccello. Il suo gruppo di ricerca non ha intenzione di fermarsi qui. Ora si interessa agli uccelli canori che hanno un repertorio più vario, come il canarino o il cardinale, di cui deve imparare il canto con un insegnante privato. Si esercitano a ripeterlo mentre dormono? Come riescono a mantenere un repertorio così diversificato? Cosa si dicono mentre cantano e sognano? Ci sono ancora molte domande da esplorare dietro il linguaggio, le conversazioni e i sogni degli uccelli…
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