Mentre in Francia alcuni studenti non dovranno indossare la mascherina a scuola dal 4 ottobre, due nuovi studi statunitensi tendono a dimostrarsi efficaci nella lotta al Covid. Ma i risultati vanno presi con cautela
La maschera è finita a scuola… o quasi. Obbligatoria per diversi mesi per gli studenti a partire dai 6 anni di età, e può scomparire dal volto di alcuni bambini delle scuole elementari da lunedì 4 ottobre. Il governo ha annunciato la scorsa settimana che Questo impegno sarà aumentato nei dipartimenti Il tasso di infezione sarà inferiore a 50 casi ogni 100.000 residenti per almeno cinque giorni.
È una misura che il governo giustifica attraverso il benessere dei bambini – “indossare la mascherina non è banale”, ha dichiarato Gabriel Attal – ma preoccupa alcuni studiosi. Poiché la vaccinazione è disponibile solo per più di 12 anni, temono un aumento dell’inquinamento in classe. Ma indossare una mascherina è davvero efficace nei bambini?
Venerdì sera, i Centers for Disease Control and Prevention hanno pubblicato i risultati di due nuovi studi statunitensi. Inoltrato da “Parigino”Questi risultati sembrano richiedere l’uso della maschera, ma dovrebbero essere presi con cautela.
3,5 volte il rischio di agglomerazione
Il primo studio Ho esaminato la situazione in un migliaio di scuole in due contee dell’Arizona. I ricercatori hanno diviso gli istituti in tre gruppi: quelli in cui la mascherina è stata imposta dall’inizio dell’anno scolastico a studenti e personale (210 in totale), quelli che hanno deciso di farlo in seguito (309 scuole) e quelli in cui è stata non obbligatorio. (480 scuole).
Hanno poi esaminato il numero di episodi dell’epidemia, con almeno due casi positivi identificati tra il 15 luglio e il 31 agosto.
Verdetto: secondo gli autori, il rischio di aggregazione è 3,5 volte superiore negli stabilimenti in cui una maschera non è obbligatoria rispetto a quelli che l’hanno obbligata a indossarla dall’inizio.
maggiore incidenza
secondo studio, condotto questa volta a livello di contea, ha esaminato il tasso di infezione nei minori secondo le procedure sanitarie scolastiche. Questa volta, questa ricerca si è concentrata su 520 contee statunitensi in cui sono state applicate le stesse regole.
Il risultato: “I casi positivi sono aumentati in tutte le province, ma più in quelle senza mascherina obbligatoria (circa 18 casi ogni 100.000 abitanti in più)”, riassume “Le Parisien”.
I limiti di questi studi
Se, per i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, questi studi supportano l’obbligo di indossare le maschere all’interno delle scuole, hanno alcune limitazioni.
Infatti, se gli autori aggiustassero i loro risultati per diverse variabili, il mancato utilizzo di una mascherina da solo non potrebbe spiegare la ripresa dell’epidemia e altri fattori devono essere presi in considerazione. Inoltre, nel secondo studio, sono stati presi in considerazione tutti i minori e non solo i bambini in età scolare. Infine, in alcuni stati, i campioni studiati erano piccoli.