Una corte d’appello federale ha confermato, mercoledì 25 agosto, la condanna a morte inflitta all’americano Dylann Roof, che… Il massacro di nove parrocchiani neri da una chiesa della Carolina del Sud nel 2015Un massacro che ha sconvolto il pianeta.
“Nessuna sintesi medica o un’analisi legale approfondita può spiegare completamente l’atrocità del Rove Act. I suoi crimini lo pongono sotto la punizione più dura che una società giusta possa offrire”.I giudici della Corte distrettuale di Richmond, nel loro verdetto, hanno concluso all’unanimità.
Convinto della superiorità degli uomini bianchi sulle altre razze che considera inferiori, Dylann Roof ha aperto il fuoco 77 volte in una chiesa metodista a Charleston il 17 giugno 2015, uccidendo nove credenti neri che erano venuti ad accoglierlo. Sessione di studio della Bibbia. Il giovane aveva 21 anni.
Stop alle esecuzioni federali
Questa sparatoria ha avuto l’opinione pubblica americana e internazionale ancora più pronunciata perché ha domato un luogo simbolico anti-schiavitù: la Emmanuel African Methodist Episcopal Church riunisce la più antica comunità nera in questa storica città dell’era delle piantagioni, situata nel sud-est degli Stati Uniti.
All’inizio del 2017, il giovane estremista è stato condannato a morte, senza esprimere il suo rammarico o le sue scuse.
Dinanzi alla Corte d’Appello, i suoi avvocati hanno cercato di ottenere la revoca della sua sentenza, sostenendo che il giudice di merito non avrebbe dovuto accogliere la richiesta dell’imputato di garantire la sua difesa. Ma i giudici d’appello hanno accantonato tale argomento.
Il condannato, ora 27enne e incarcerato, non è a rischio di esecuzione a breve termine, come ha fatto l’amministrazione Biden il mese scorso Imposta una moratoria sulle esecuzioni federali.