La nuova vecchia trasmissione Tesla Model Y include una batteria BYD, che le consente di avere una velocità di ricarica molto elevata.
Nonostante le forti critiche di Elon Musk nei confronti del produttore cinese in passato, Tesla e BYD hanno appena stretto le mani su una partnership di produzione: il produttore cinese sta ora fornendo celle LFP per costituire il pacco batterie della Tesla Model Y Propulsion. La scheda tecnica non cambia, ma all’atto pratico le ricariche diventano più veloci.
Fatta eccezione per una capacità grezza leggermente inferiore (58 kWh contro 60 kWh), l’unità BYD mostra la stessa potenza di ricarica massima di 170 kW. Tuttavia, dimostra che non dovremmo fare affidamento solo su questo valore. Ciò è dimostrato dalla curva di addebito pubblicata in Forum TTF tedescoche mostra chiaramente i cambiamenti.
10-80% in meno di 20 minuti per una Tesla Model Y?
Mentre la precedente batteria CATL aveva un picco di potenza transitorio, l’unità BYD è più duratura. In questa curva di ricarica (contrassegnata in rosso), rileviamo che il picco è stato mantenuto fino a circa il 50%, prima di diminuire lentamente.
Questa dolce curva del profilo (evoca quella della Tesla Model S Grande Autonomie che abbiamo potuto misurare in esclusiva) permette di ridurre i tempi di ricarica. Resta da conoscere il tempo esatto di ricarica tra il 10 e l’80%. Ma secondo alcuni testimonial, il SUV riuscirà a passare dal 20 all’80% in poco più di un quarto d’ora. Ci vorranno quindi meno di 20 minuti per fare il 10-80%. In teoria è veloce quanto la Hyundai Ioniq 6. In pratica, la potenza media di ricarica è logicamente inferiore: abbiamo calcolato approssimativamente un valore di 130 kW, che colloca il SUV in un’ottima media di mercato.
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