Capocannoniere del Monaco in campionato venerdì e attaccante più pericoloso e temibile nell’attacco parigino contro il Newcastle martedì sera in Champions League, purtroppo Ousmane Dembélé non potrà essere presente il 13 dicembre, contro la sua ex squadra, Borussia. Dortmund. L’ex giocatore del FC Barcelona, infatti, non scenderà in campo al Signal Iduna Park nella sesta ed ultima giornata del Gruppo F. Di conseguenza, il PSG dovrà adattarsi senza uno dei suoi dirigenti offensivi che, settimana dopo settimana, ha iniziato ad acquisire sicurezza e coerenza nelle sue prestazioni, come dimostrato dal suo primo gol con i colori parigini nel campionato francese contro il Monaco. Contro i Magpies al Parc des Princes, Dembélé ha ricevuto un cartellino giallo, sinonimo di squalifica per la prossima partita di C1 per accumulo di ammonizioni.
“Volevo prenderlo quando era al Rennes ma lui non voleva venire al Barcellona perché c’era troppa concorrenza. E’ un giocatore diverso e unico. Chiede sempre la palla, non ha mai paura di fare le cose, accetta le critiche, è un’opportunità avere un giocatore come lui”. “È diverso dal Barcellona perché qui gioca non solo laterale ma anche centrale. Genera tanto per la squadra, non importa il Gli assist o i gol. E’ il giocatore più sbilanciato del mondo”.Luis Enrique lo ha spiegato a lungo nella conferenza stampa di lunedì prima della partita contro il Newcastle. Ma contro il Borussia Dortmund del 13 dicembre, il tecnico spagnolo non potrà contare sul suo amato allievo, che non ha smesso di difenderlo da quando ha firmato con i rossoblù.
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La prima domanda da porsi riguarda quale modulo sceglierà Luis Enrique tra un 4-3-3 classico sostituendo digitalmente Dembélé, un 4-2-4 super offensivo che gioca sullo squilibrio o un 4-4-2 leggermente allungato e con punte alte. ali. Ora è un segreto di Pulcinella: l’allenatore spagnolo non ha mai avuto paura di testare, sperimentare e sperimentare schemi tattici completamente diversi, con vari gradi di successo. Ha anche detto su questo argomento: “Non è una risposta facile. Per potermi spiegare ho bisogno di tempo. Lo schema tattico ha un senso ma nessuna squadra al mondo gioca con il 4-2-4 e il 3-5-2 perché cambia a seconda di dove si trova la palla” Per noi, all’inizio della costruzione, giochiamo in 4-3-3, e quando ci avviciniamo alla fase di battuta a metà campo, siamo in 3-4-3 e quando arriviamo alla fase di chiusura, è “È un altro rischio. La nostra posizione cambia a seconda della nostra posizione, con o senza palla, è la stessa cosa. Dipende anche dalla posizione del nostro avversario.”Lo ha spiegato lunedì in una conferenza stampa a Poissy.
Poi, una volta scelto e installato il sistema, Luis Enrique dovrà chiedersi quali giocatori schierare attorno a Kylian Mbappe. Ci sono diverse opzioni possibili, a partire da Randall Kolo Moani o Gonzalo Ramos nel classico ruolo di numero 9. Per continuare il lavoro chiave offensivo sulle fasce e assistere Achraf Hakimi, il nativo di Gijón dovrà andare avanti. Una scelta difficile tra il nazionale Espoir, Bradley Barkola, che ha dato anche lui un grande contributo e non è riuscito a essere decisivo contro il Newcastle sprecando molte occasioni, o il sudcoreano Kang In Lee, che ha avuto difficoltà stasera ma ha segnato molti punti in la gerarchia. Nel mese di novembre ha messo a segno statistiche impressionanti con 2 gol e 1 assist in 9 partite in tutte le competizioni. Un’altra possibilità è quella di inserire Gonzalo Ramos come numero 9 e riposizionare Randall Kolo Mwani sulla fascia. Le combinazioni possibili sono quindi diverse e lo staff tecnico parigino dovrà pensarci velocemente e soprattutto sperare che a questo piano non si aggiunga alcun problema fisico… perché Dormond-Paris fiuterà una finale decisiva per il Paris Saint-Germain per qualificarsi. 1/8 di finale di Champions League.
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