Emesso il 14 agosto 1912 In un quotidiano neozelandese, il breve articolo era intitolato “Il consumo di carbone influisce sul clima”. È stato raccontato dal lavoro del chimico svedese Svante Arrhenius, che ora è considerato il primo scienziato a determinare quanta anidride carbonica nell’atmosfera potrebbe portare al riscaldamento globale.
Ma in questa serie di post per un articolo che ormai compie 110 anni, un dettaglio è stato dimenticato: come Articolo scientifico Darinius aveva 16 anni nel 1912 e questo giornale neozelandese non fu il primo a scoprirlo. Secondo lo storico Jeff Nichols,Verrà, infatti, da un articolo della popolare rivista meccanica popolare Apparso nell’aprile del 1912, questo stesso storico trovò sulla stampa americana altri esempi risalenti al 1890 et 1900.
Quanto ad Arrhenius, non fu un pioniere in tutta la linea. Seguì le orme del fisico francese Joseph Fourier che nel 1824 postulò che cambiamenti apparentemente piccoli nella composizione dell’atmosfera potessero influenzare il clima. Dopo di lui, l’americano Eunice Foot nel 1856 e il britannico John Tyndall nel 1859, Faranno finta Che diversi gas nell’atmosfera assorbano il calore dal sole in modo diverso, al punto che un piccolo aumento di alcuni di essi può causare il riscaldamento globale. Ci vollero fino agli anni ’30 prima che l’ingegnere britannico Guy Callender, che analizza i dati meteorologici degli ultimi decenni in tutto il mondo, diventasse il primo a determinare la tendenza generale dell’aumento delle temperature.
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