Claude Atcher: “Vivo ingiustamente”

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Claude Atcher: “Vivo ingiustamente”

Cinque mesi dopo essere stato rimosso dal suo incarico di direttore generale della Coppa del Mondo 2023, Claude Accher ha deciso di rompere il silenzio durante un’intervista con Dorso olimpico. Accusato di pratiche amministrative ritenute moleste dal Comitato etico, il 67enne, indagato dalla Procura di Parigi per molestie morali, si è difeso: “Non sto dicendo che sono esigente, ma sono molto esigente. Non rinnegherò, lo sono. Ma questo requisito è sempre impostato per consentire a tutti di crescere”.

Ma se è disposto ad ammettere alcune delle sue malefatte, conferma, prendendo di mira i suoi ex collaboratori, che in parte era così. “Orchestrato da un gruppo di persone che hanno riscritto la storia per se stesse”.

Claude Atcher che ha affermato di essere vittima di vessazioni mediatiche e giudiziarie lo scorso novembre, dopo il processo all’incrociatore La Porte. continui a non accettare il trattamento riservato a:

“Non io, non sono mai stato indebitato in tutta la mia vita. Il mio onore è la mia forza trainante. Vivo ingiustamente”.

È stato assolto dalle accuse di abuso di beni aziendali in quindicesimo grado e di abuso di fiducia, in parte dei fatti di lavoro subordinato occulto, ed è stato dichiarato colpevole di quest’ultimo reato entro un certo termine e multato di € 5.000, e un’ulteriore multa di € 5.000 di Orsaf Languedoc.

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