Ovviamente è caduto. Le 21 tappe di questo 106° Giro, a partire dalla cronometro abruzzese del 6 maggio, vanteranno quest’anno le tappe di montagna: sette in tutto, con diversi arrivi in vetta, per un dislivello complessivo di 51.300 metri, secondo il percorso pubblicato su Lunedi. Gli esperti di cronometro non saranno da meno per tre tappe contro il tempo: la prima (18,4 chilometri) in Abruzzo, con un piccolo dosso alla fine; 9°, km 33,6 per Cesena (Emilia-Romagna) offre terreno completamente pianeggiante; Infine il 20, prima del traguardo, una piccola tappa in montagna di 18,6 km porta al Monte Lussari, con una pendenza media del 12%.
Questa cronometro individuale su 70 km (70,6 km) è la prima volta in un totale di dieci anni (75,4 km nel 2013). La selezione potrebbe attirare il prodigio belga Remko Evenpoel, una delle stelle promettenti del prossimo Giro. L’ultima edizione si è conclusa a Verona con l’australiano Jay Hindley (Bora-Hansgrohe) che ha conquistato la vittoria finale.
Jiro
Il Giro 2023 inizierà con una cronometro in Abruzzo
28/09/2022 alle 14:36
Dopo aver lasciato Budapest nel 2022 e aver attraversato l’Ungheria per tre giorni, la battaglia per la maglia rosa sarà quasi sicuramente combattuta sulle strade italiane il prossimo anno. La 13a tappa dovrebbe essere l’unico tour all’estero, che terminerà a Granz Montana in Svizzera.
Una terza settimana impegnativa
Per il secondo anno consecutivo il Giro non si concluderà a Milano, la città più emozionante della storia del Giro d’Italia. Quest’anno Verona ha ospitato la fase finale con l’australiano Jay Hindley (Bora-Hahnsgrohe) che ha conquistato la vittoria assoluta. L’anno successivo si sarebbe concluso a Roma, nei Fori Imperiali. Sarà la quinta volta che la Città Eterna ospiterà la tappa conclusiva della più che centenaria corsa. Si tratta della 49a tappa completata sulle sponde del Tevere.
L’ultima tappa del Giro nella capitale, al termine dell’edizione 2018, ha lasciato al gruppo ricordi contrastanti nonostante il maestoso traguardo. Il palco è stato letteralmente interrotto, colpa della pavimentazione imperfetta e delle terribili “buche” delle strade romane. I corridori, adducendo motivi di sicurezza, sono stati cronometrati a 80 chilometri dal traguardo. I favoriti, tra cui il britannico Chris Froome, incoronato quell’anno, si sono alzati e hanno spiegato le squadre di velocisti interessati a una vittoria di tappa in una sorta di metro di paragone.
Sulle montagne dove la battaglia per la maglia rosa si deciderà ancor prima dei sassi romani, vengono annunciati quattro raduni principali, tappe prossime o superiori ai 5.000 metri: il Massiccio del Gran Sasso in Appennino (2.135 m) (7°). Tappa), Grans Montana (13a tappa) – attraverso il Passo del Gran San Bernardo (2.469 m), il punto più alto di questa edizione -, Monte Bandon (16a tappa) ed infine Tre Sime de Lavaredo (2.304 m) nelle Dolomiti (19a tappa)). La terza settimana, dopo il secondo e ultimo giorno di riposo lunedì 22 maggio, si preannuncia particolarmente impegnativa per tutti coloro che sognano di indossare una corona d’alloro ai piedi del Colosseo il 28 maggio.
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