Con la fine dell’anno si avvicina la sfida alcolica e analcolica di gennaio (“Gennaio secco”)Il legame tra salute e consumo di alcol è oggetto di numerosi articoli sui media. E, come ogni anno, gli effetti dello Champagne, la bevanda delle feste per eccellenza, suscitano interesse.
In generale, gli studi sull’associazione tra consumo di champagne e salute si concentrano sul ruolo degli acidi fenolici (compresi i flavonoidi). Questi composti organici, che si trovano nel vino e nello champagne ma anche in alimenti come il cacao e l’olio d’oliva, aumenterebbero i livelli di zucchero nel sangue La salute cardiovascolare secondo diversi studi epidemiologici. I meccanismi biologici non sono ancora del tutto chiariti, ma questi composti avranno un ruolo nel mantenerli Integrità del tessuto vascolare (arterie, vasi e capillari). Proprietà antinfiammatorie et al Antiossidanti.
notevoli limiti metodologici Tuttavia, è stato segnalato In molte ricerche su questo argomento, che limita la portata dei loro risultati. Questo è il caso studio Pubblicato nel 2013 presso l’Università di Reading di cui si parla regolarmente con l’avvicinarsi del Natale. Potrebbe infatti indicare che lo champagne può essere benefico per la memoria e, in alcuni casi, può anche avere effetti protettivi contro le malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer.
Tuttavia, occorre essere prudenti di fronte a tali scoperte: per questo motivo abbiamo dedicato all’argomento il canale detox per tornare sugli aspetti più problematici di questo studio ma anche sulle attuali conoscenze scientifiche sull’effetto dello champagne sul cervello.
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