In questa storica vittoria del Toulon nella finale di Challenge Cup contro il Glasgow (43-19), Baptiste Sirin è stato il grande artefice del primo periodo. Con gesti di talento, ha trasformato 40 minuti dall’inizio in una grande mossa per il titolo finale. Abbastanza tempo per essere il miglior giocatore della serata.
Sia chiaro: questo incontro si trasformò presto in una guerra finale unilaterale e squilibrata, e nessuno direbbe il contrario. Ma parliamo nel dettaglio dei motivi di questo sicuro risultato che si vedeva arrivare dalla mezz’ora.. 26′ minuto, 21-0 a favore del Tolone. Tra questi, 16 sono stati registrati da Baptiste Sirin on Fire.
Ha dimostrato ieri sera, all’Aviva Stadium di Dublino, di avere la stoffa del giocatore capace di cambiare finali e partite importanti. Per lasciare il segno in una serata trionfante in Challenge Cup che sarà ricordata a lungo nel Var, non necessariamente per i suoi contenuti ma soprattutto per il fatto che è un nome di battesimo. Quindi sì, non è apparso in tutto il gioco, uscendo prima dell’intervallo, ma è davvero necessario quando ha già fatto tutto il duro lavoro prima? Al 40′, il nativo Landis ha permesso al Toulon di piegare il loro incontro con tre tiri e mettere la sua prima mano sul trofeo. Un gesto pieno di deterioramento, caviale per prendersi una pausa e una delle sue specialità, grazie, buona serata.
“Lascialo, mi prenderò cura di lui.”
Chiunque aspira a diventare un po’ più un leader, ha fatto rapidamente quello che serviva per mettere la sua gente sulla strada giusta in una finale che Toulon non poteva permettersi di perdere. Premendo le spalle e la palla sotto il braccio, dal quinto minuto di gioco, esercita la sua arditezza. Con un gioco di scrematura (con il piede sinistro), sorprende alle spalle la difesa scozzese. Lo spazio viene trovato, afferra il premio e combatte la schiena di Oliver Smith. È così che il Tolone guadagna fiducia una volta entrato in partita. Un quarto d’ora dopo è ancora nel ruolo di trasmittente mandando nello spazio un passaggio laser a Parisi, che vince il suo duello a segno.
Poi, come insoddisfatto, triplica la puntata (e raddoppia la puntata). Su bella corsa di Waisea che si ferma poco prima della linea, esegue, come gli piace fare, il suo trucco da postino di schiacciare ancora. Semplice, efficace e meraviglioso. Tolone naviga e naviga con calma. E ciliegina sulla torta, si è preso cura di convertire tutti i test mentre Dan Biggar soffriva di una commozione cerebrale e West non doveva sentirsi nel bersaglio. Se Colby, il migliore in campo eletto dall’EPCR, o Wainiqolo, Olivon e Waisea hanno brillato individualmente, Sirin ha preso con decisione lo scenario di questa partita per farne un successo storico.
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