Quanto è stato lento il Barcellona, che mercoledì scorso ha ospitato l’Almeria, che è ultimo in classifica e non ha ancora vinto nella Liga in questa stagione. Nonostante la partita facile che si profila all’orizzonte, ci è voluto del tempo perché la squadra di Xavi si mostrasse pericolosa e mostrasse preoccupanti debolezze. Da questo 3-2 ottenuto grazie alla doppietta di Sergi Roberto la squadra catalana non trarrà alcuna gloria.
Hanno mostrato a metà tutto il male che affligge il club da diverse stagioni. La pressione della gloria passata, dipende dall’uso meraviglioso e unico della palla in possesso, che la squadra non può riprodurre contro una formazione debole come l’Almeria. Tanto che è servito un calcio d’angolo per aprire le marcature. Ronald Araujo si rialza ma affronta di testa l’ottimo Maximiano. Quest’ultimo devia sui piedi di Rafinha, che chiude con forza la partita da distanza ravvicinata (1-0, minuto 33).
Xavi è deluso
Tuttavia, a causa del ritmo lento della partita, il Barcellona ha permesso all’Almeria di riprendersi. Leo Baptistao si sentiva addirittura abbastanza sicuro da mettersi alle spalle di Araujo, prima che Marc-André ter Stegen lo superasse per pareggiare. Viene segnalato per la prima volta il fuorigioco e il VAR conferma l’1-1 (41). Incapaci di reagire, i blaugrana hanno addirittura permesso al marcatore di provare a segnare da buone posizioni due volte prima dell’intervallo (45, 45+2), sotto l’occhio vigile di uno Xavi scontento, con le sopracciglia aggrottate.
Più attacco nella ripresa, rafforzato dall’ingresso di Ferran Torres, e i giocatori del Barcellona hanno ripreso il controllo della partita. Dopo aver raddoppiato le occasioni con Lewandowski e Torres, Sergi Roberto finalmente è riuscito a recuperare un nuovo calcio d’angolo e si è insaccato sul primo palo per portare la sua squadra in vantaggio (2-1, min. 60). Un vantaggio gestito abbastanza bene, con l’Almeria che non crea occasioni. Quindi il Barcellona gliene diede uno.
Il soccorritore Sergi Roberto
Dopo un cross, Ter Stegen e Araujo si sono messi in mezzo e il portiere del Barcellona ha lasciato la palla sui piedi di Edgar Gonzalez per fargli un regalo anticipato per Natale (2-2, min. 71). Poi i tentativi sono piovuti sul gol andaluso, e Maximiano ha continuato il suo numero, disgustando in più occasioni Lewandowski. Infine, il polacco si è distinto come passante, superando Sergi Roberto nel cuore dell’area, che dopo un buon controllo ha finito la palla tra le gambe del portiere avversario e ha chiuso la partita sul 3-2 (83° posto).
Se il secondo periodo è andato decisamente meglio, non è bastato a cancellare l’impressione di incompetenza del Barcellona. Contro una squadra che sembra quasi destinata al declino, i blaugrana hanno subito due gol e non si sono risparmiati troppe paure in casa. Dopo la sconfitta con il Girona e il pareggio con il Valencia, qualsiasi cosa diversa da una vittoria sarebbe un vero affronto, e addirittura un segnale di crisi, per il club, che resta a sei punti dalla capolista Girona e ha una partita in meno.
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