Bruno Genesio, allenatore del Rennes, dopo la sconfitta ad Angers di domenica (0-2): “Giochiamo 45 minuti, non bastano. E abbiamo dato un gol quando Angres non ha chiesto nulla, mentre noi avevamo il controllo della partita. I giocatori hanno dato il massimo ma quando c’è un gol particolare del genere… la rabbia del primo tempo, l’indifferenza che eravamo. Abbiamo attaccato la partita con le ballerine, non siamo venuti per giocare una partita di calcio. Il cartellino rosso ci è rimasto in faccia ma quando vediamo cosa possiamo fare nel secondo tempo alle 10 lascia un po’ di rimpianto.
Giovedì viaggio in Norvegia (contraenteRosenborg, 3-1, European League Conference) Non mi dispiace, abbiamo visto che eravamo pronti perché abbiamo chiuso meglio in 10 contro 11. Adesso è solo un gioco, ma dobbiamo usarlo e imparare da esso. In attacco ci mancava ancora precisione e accuratezza, c’erano spazi che non sapevamo sfruttare […]. Questo gruppo è giovane, a volte immaturo, e sta a noi, come cast, adattare il nostro discorso e il nostro comportamento. Ma non buttiamo via tutto, ad agosto ci sono state tante cose buone, anche oggi nel secondo tempo. “