La previsione della Banca Centrale per il 2023 è più pessimistica di quella del governo italiano, che prevede una crescita del PIL dello 0,6%.
Giovedì la Banca d’Italia ha rivisto le sue previsioni di crescita al ribasso al 2023, prevedendo ora una crescita del PIL dello 0,3%, in aumento rispetto all’1,3% di prima, sulla scia dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi. “Debolezza delle prestazioni nei prossimi trimestri” riflette “Impatto dell’elevata inflazione sul reddito disponibile» Abitazioni e attività commerciali, “Maggiore incertezza e aumento degli oneri finanziari“, commenta la banca in un comunicato.
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La previsione della Banca Centrale per il 2023 è più pessimistica di quella del governo italiano, che prevede una crescita del PIL dello 0,6%. In un’altra situazione “sfavorevole”Indicato come a “fermata totale” Un aumento più pronunciato delle forniture russe di gas e dei prezzi dell’energia potrebbe anche arrivare al PIL italiano “In calo di oltre l’1,5%” L’anno prossimo, secondo Banca d’Italia.
Recessione nel 2023 per il FMI
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) martedì ha ritenuto inevitabile una recessione in Italia il prossimo anno, con un calo dello 0,2% del prodotto interno lordo. Per il 2022 la Banca d’Italia ha alzato la stima di crescita al 3,3%, dopo che il governo aveva previsto in precedenza il 3,2%. “Una contrazione del PIL nella seconda metà del 2022 dovrebbe seguire una moderata ripresa dal secondo trimestre del 2023, che dovrebbe riprendersi gradualmente.», ritiene la società.
Nel 2024 la crescita dovrebbe raggiungere l’1,4%, contro l’1,7% stimato a luglio. L’inflazione dovrebbe salire a una media dell’8,5% prima di rallentare nel 2022. “Graduale stabilizzazione dei prezzi dell’energia”, sarà del 6,5% nel 2023 e del 2,3% nel 2024. Le esportazioni dovrebbero aumentare del 10,5% quest’anno, in aumento del 13,5% nel 2021. Secondo queste nuove proiezioni, le importazioni dovrebbero aumentare del 12,8%, dal 14,8% dello scorso anno. Nel 2021 la crescita dell’Italia ha raggiunto il 6,7%, un livello che non si vedeva da più di 40 anni, dopo un calo del 9% nel 2020, dovuto alla pandemia di Covid-19.
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