È stato impegnativo, a volte anche scoraggiante, ma copriva le basi. Rafael Nadal sarà bravo nel secondo turno degli Australian Open. Il campione in carica, bloccato in un test d’ingresso contro il promettente britannico Jack Draper, 38esimo classificato al mondo, è stato costretto a battere il warm-up blue Monday alla Rod Laver Arena. Irregolare e a lungo in difesa, alla fine ha vinto in quattro set (7-5, 2-6, 6-4, 6-1) e 3h41 di gioco, e soprattutto prendendo il sopravvento fisicamente. Nella sua prossima partita se la vedrà con l’americano Mackenzie McDonald, vincitore di un feroce duello contro il connazionale Brandon Nakashima (7-6, 7-6, 1-6, 6-7, 6-4).
Non ha ancora vinto nel 2023, ormai è finita. La vittoria arriva giusto in tempo per Rafael Nadal in quanto gli permette di iniziare due settimane a Melbourne. Ancora molto a tutto tondo, lo spagnolo non si è divertito a entrare in corsa con una grande lotta contro Jack Draper, un giovane giocatore in piena progressione. Ma il suo corpo non lo ha tradito, anzi, il che lo rende ottimista per il futuro.
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Draper aveva le pistole, non il fisico
In termini di gioco, il Maiorca non era molto convinto. Ha commesso 46 errori non forzati in quattro set (più di 10 per set in media), che non è davvero niente da lui. Dopo essere uscito vittorioso dal primo capitolo ravvicinato, ha sperimentato un incredibile calo di intensità anche quando sembrava avere il controllo del gioco. L’identificazione di errori, fretta e difficoltà nel rispondere alla forza avversaria ha sollevato alcuni interrogativi. Draper si è così ritrovato rapidamente sul 4-0 nel secondo set, ottenendo anche occasioni per “ribollire” Nadal, prima di tornare in alto (6-4, 2-6).
Ma mentre i dubbi sembravano crescere nella testa del campione in carica, il suo indebolimento ha dato i suoi frutti. Nel caldo australiano, Draper ha visto un calo di ritmo permettendo al suo rivale di riprendere il controllo (6-4, 2-6, 4-1). Imperterrito, il britannico ha fatto uno sforzo per rimontare, prima di rompere nuovamente il servizio per rinunciare all’essenziale terzo set. Si è infortunato alla coscia sinistra perché trovava sempre più difficile pagare i suoi obblighi, e ha visto calare per la prima volta la sua percentuale (42% nel terzo set), cosa che lo ha condannato.
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In questo segmento a volte difficile da seguire, Draper ancora una volta ha messo in luce la mancanza di costanza di Nadal entrando nel break del quarto set. Ma era un canto del cigno. Afflitto da convulsioni, soffrendo anche di mal di pancia, il britannico ha ceduto il passo nel suo cammino e nelle ultime sei partite. Irrequieto ma disposto a combattere a livello fisico, Nadal ha gettato le basi per ricostruire la sua fiducia. Per un Maestro dell’Ascensione, questo è un passo essenziale.
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