Va tutto bene Umberto
Ugo Humbert ha battuto Denis Kudla 6-2 6-7 6-2 6-4
Aveva una grande opportunità, l’ha colta. Durante il sorteggio, il tavolo ha promesso a Ugo Humbert, se avesse battuto Richard Gasquet, di trovare Nick Kyrgios molto probabilmente al secondo turno. Ma l’affare australiano gli ha spianato la strada e ne ha approfittato contro il numero 108 del mondo Denis Kudla. Giovedì Messina ha vinto in quattro set (6-2, 6-7, 6-2, 6-4) e 2h54 giocando esattamente sul campo numero 6.
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Humbert ha mostrato una grande capacità di reazione in questa partita. Potrebbe già essere segnato perdendo il secondo set in un tie-break, quando ha preso due palloni da due set a zero nell’over quando era in vantaggio per 5-4. Ma dopo una buona pausa bagno, ancora una volta ha iniziato a ottenere il controllo logico sul suo avversario. Era la prima volta da Wimbledon che Messina vinceva due partite consecutive in un tabellone importante del circuito. La sua missione dovrebbe essere più delicata contro Holger Rune o Maxime Crissy per ottenere un posto nella settimana 2.
Chardy è frustrato e spazzato via
Dan Evans ha sconfitto Jeremy Chardy 6-4, 6-4, 6-1
A causa del suo grande ritorno sul ring dopo quasi un anno e mezzo senza giocare, era già inaspettato per Jeremy Chardy, 35 anni, ritrovarsi al secondo turno. Ma la pipì non andrà oltre, perdendo in questa fase contro il britannico Dan Evans, 6-4, 6-4, 6-1 in 1h58, nella notte tra mercoledì e giovedì a Melbourne.
Chardy ha rotto dall’inizio, ma è tornato sul 3-3 creando il tennis aggressivo che conosciamo. Andò addirittura in vantaggio per 40-15 sul servizio nel game successivo, che finì per perdere a causa di un fatto un po’ frustrante: al break point contro di lui, il francese fallì un diritto offensivo ma poi una palla gli cadde di tasca durante la partita scambio sul suo tiro precedente, l’arbitro ha dichiarato logico (anche se tardivamente) “permettendo”, prima di negare sorprendentemente se stesso di fronte alle proteste di Evans.
La furia nera e l’arrivo del sovrintendente non cambiarono nulla: il francese aveva già dovuto rinunciare al suo servizio, poi al gruppo e con gran velocità tutto il resto della partita che man mano si concluse. Logico, ma l’essenziale c’è: Jeremy Chardy è già tornato ad essere un tennista.
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