Secondo il CNella lotta contro il cancro, l’aspartame, che ancora oggi conserva il titolo di dolcificante più utilizzato al mondo, è presente in oltre 6.000 prodotti alimentari cosiddetti “light” o “mild”. Sebbene negli ultimi dieci anni molte relazioni di esperti abbiano escluso qualsiasi effetto nocivo o dannoso per la salute, due studi europei causeranno comunque gravi perturbazioni. Il primo studio, realizzato dalla Fondazione Ramazzini a Bologna dal 2005 al 2010, ha concluso che l’aspartame provoca il cancro, soprattutto al fegato e ai polmoni, nei ratti e nei topi che lo hanno consumato per tutta la vita.
Tuttavia, l’Autorità di regolamentazione finanziaria ha stabilito che “Non è stata riscontrata alcuna relazione tra un aumento dell’incidenza di linfoma e leucemia nei ratti trattati con aspartame“, soprattutto a causa di alcuni cambiamenti patologici legati all’età delle persone. Sempre nel 2010, uno studio danese è stato pubblicato sulla rivistaGiornale americano di nutrizione clinica Ha affermato che bere almeno una bevanda analcolica al giorno che contenga un dolcificante aumenta il rischio di parto prematuro del 27% e fino al 78% se ne bevi più di quattro. Ma anche in questo caso la valutazione dell’EFSA è più misurata, suggerendo che dovrebbero essere presi in considerazione altri fattori ambientali, in particolare l’esposizione ad altri prodotti alimentari.
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