sabato, Novembre 23, 2024

Artemis: Orion fa un ottimo disco e ritratto con il sistema Terra-Luna

La NASA è andata fuori di testa di recente quando ha perso il contatto con lo shuttle Orion per 47 minuti. Ma nonostante molti problemi che ha ostacolato la missione Artemis I sin dal suo inizio, rimane un enorme successo per l’agenzia spaziale statunitense.

Sabato 26 novembre 2022, la capsula ha battuto il record di distanza dalla Terra per un veicolo spaziale abitabile, stabilito nel 1970 durante la movimentata missione Apollo 13. Gli astronauti Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise avevano percorso 400.171 km e non erano quasi più tornati dopo l’esplosione di una fonte di ossigeno nel modulo di servizio della nave.

Ottima immagine del profilo del sistema Terra-Luna

Abbiamo già pubblicato Un sacco di foto Dal lancio del razzo SLS che trasportava Orion il 16 novembre. Segnando questo record, la navicella spaziale ha scattato un bel selfie ricordo con la Terra e la Luna sullo sfondo, visibile sotto.

In questa immagine scattata di recente, il sistema Terra-Luna appare piccolo nella vastità dello spazio, abbastanza da sembrare molto piccolo. Al momento di questo scatto, era la capsula, e lo è attualmente in un’orbita molto retrograda intorno al nostro satellite naturale, a circa 431.000 km dal nostro pianeta, a pochi chilometri dalla massima distanza dalla Terra della missione Artemis I (434.500 km).

missione riuscita?

Orion deve ancora fare prima di tornare sulla Terra e atterrare nell’Oceano Pacifico l’11 dicembre. Se la capsula deve iniziare a tornare presto, deve ancora eseguire i test. L’obiettivo di Artemis I è già quello di prepararsi alla prossima circumnavigazione della luna della nave, che questa volta sarà abitata. Pertanto, i sistemi di navigazione, la resistenza della nave o le tracce vengono testati e analizzati.

READ  On vous explique pourquoi les « téléphones stupides » sont de nouveau à la mode

Per garantire la sicurezza dei futuri astronauti, le tute spaziali di bordo sono inoltre dotate di sensori per misurare il livello di radiazioni a cui sarà esposto l’equipaggio durante la missione Artemis II, prevista per il 2024. Durante quest’ultima, gli astronauti rimarranno comunque fermi. A bordo della capsula e bisognerà attendere al più presto fino al 2025/2026, con la missione Artemis III, nella speranza di rivedere un essere umano mettere piede sulla luna.

L’obiettivo sarebbe quindi quello di stabilire una presenza umana permanente sul nostro satellite per esplorare il nostro vicino, il pianeta Marte.

Ultime notizie
Notizie correlate