Vera leggenda del calcio italiano, l’ex allenatore Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri colleghi italiani La Gazzetta dello Sport In cui si torna alle difficili qualificazioni per la Nazionale contro l’Ucraina (0-0): “È andata bene. Siamo all’Europeo e questo è il risultato che volevamo. Ma adesso non commettiamo gli errori del passato e non pensiamo che siamo diventati dei fenomeni altrimenti ci ritroveremo a terra. Hanno dato tutto e per me, viste le circostanze, è bastato, aggiungo che se perdiamo, cosa che non meritavamo, non si può incolpare questo gruppo di giocatori e l’allenatore.-Seleziona il tattico italiano.
Ma l’architetto della metropoli milanese vuole sottolineare anche i tanti problemi che il Calcio ha dovuto affrontare negli ultimi anni: “Sarebbe un errore imperdonabile (non dubitare di se stessi, ndr). Questa qualificazione dovrebbe essere un punto di partenza, non un punto di arrivo. Se vogliamo diventare una grande Nazionale bisogna cambiare diverse cose e io sono “Non parliamo di questioni tattiche. Noi tifiamo tutte le maggiori nazionali europee. L’Italia ha un solo centro tecnico federale mentre la Francia ne ha sedici. Anche la Svizzera che ne ha tre ci batte. Dobbiamo avere il coraggio di guardare alle altre realtà e ispirarci, se possibile.Poi il leggendario allenatore italiano ha spiegato.
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