Ma dove ti fermerai? A 39 anni, Animek van Vleuten è diventata la più anziana campionessa del mondo della storia – uomini e donne – sabato a Wollongong (Australia), dove ha vinto il suo secondo titolo in una corsa su strada dopo il 2019. Ha battuto Lotte Kubicki (Belgio) e Silvia Persico (Italia) ) che potevano urtare il volante con rabbia perché erano stati colpiti.
Tuttavia, non più forte di oggi
Lo ha dichiarato, con il gomito destro rotto, che lei Inizialmente doveva aiutare i suoi compagni di squadra Ma, problema di Batavian, la leader della riserva Demi Volering si è ritirata dopo essere risultata positiva al Covid poco prima della gara, così Marianne Voss, la quadrupla campionessa del mondo, è stata in testa alla rosa dei Paesi Bassi.
Dopo la pioggia caduta nella parte finale della gara, un gruppo di cinque si è sciolto durante il penultimo passaggio del Mount Pleasant, a 25 chilometri dal traguardo: Ludwig, Longo Borghini, Nevadoma, Lippert e Mullmann, gli unici contendenti al titolo. . Non c’era traccia di Van Floten o Voss e nemmeno della francese Juliette Labuse, che lo superò e precipitò a oltre 30”.
Le cinque donne hanno conquistato la posizione per la prima volta dal gruppo – in particolare grazie al lavoro di Van Vleuten e Van Dijk per i loro sprint – e sono tornate nello stesso punto durante l’ultimo giro del circuito. Più forti degli avversari, sono riusciti a ottenere un primo break quando mancavano meno di dieci chilometri da percorrere.
Conclusione interessante
Nonostante ciò, il traguardo è rimasto esitante, poiché tre set sono stati separati da una differenza di secondi. Nella seconda abbiamo particolarmente trovato Van Vleuten, Labous o Kopecky, il corridore belga. In terza classe, Marianne Voss contava di riorganizzarsi per farla parlare a tutta velocità. Non sarebbe mai successo, l’olandese si è accontentato del 14° posto a 13”.
D’altra parte, poco prima della fiamma rossa, i primi due gruppi si sono fusi sotto lo slancio degli svizzeri. Lotte Kubiki, unica velocista di questo gruppo di testa, ha visto avvicinarsi la maglia iridata. Errore fatale. Sempre sull’ultima piccola pendenza della pista, Van Vleuten è rimbalzato a 900m e ha subito attaccato, sfruttando la sua velocità. Nessuno vuole impegnarsi nelle retrovie, l’olandese è riuscito a tenere un secondo d’oro sul traguardo. Dopo i tre Grand Tour e Liegi-Bastogne-Liegi, l’olandese chiude in apoteosi una stagione storica.
Tra le francesi Juliette Lapus, rientrata negli ultimi istanti con Van Vleuten, non è riuscita a prendere il guinzaglio dell’olandese nel suo attacco e si è piazzata settima allo sprint.
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