A cosa giocano gli italiani? A poche settimane dall’inizio dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 (dal 6 al 22 febbraio), che celebrano la data simbolica a due anni dall’inizio, si oppongono al CIO e alla sua discrezionalità, espressa più volte negli ultimi mesi. Per vedere le gare di bob, slittino e skeleton si svolgono sulla pista esistente.
Questa manovra non è opera del comitato organizzatore, ma piuttosto di ascoltare con saggezza la voce di Losanna e il desiderio di visitare l’estero, la Svizzera o l’Austria. A guidarlo è il governo della Georgia Meloni, che sta facendo venire i brufoli all’idea di esternalizzare parte degli eventi olimpici a un Paese vicino.
Il vice primo ministro italiano Matteo Salvini, responsabile dei Trasporti, lo ha detto ancora una volta lo scorso fine settimana: le strade a pedaggio devono restare in Italia. nel paese. a casa.
Per questo, dal cassetto è uscita un’opzione sepolta per ragioni di tempo, di costi e, cosa ancora più sorprendente, per la mancata risposta al bando di gara: il rinnovo della storica tratta Eugenio-Monti a Cortina d’Ampezzo.
« Le Olimpiadi Milano-Cortina dovrebbero essere le Olimpiadi italiane, la pista di bob dovrebbe essere a CortinaBattere Matteo Salvini in trasferta a Milano. Senza spendere un altro euro o perdere tempo, al ministero stiamo facendo questa opzione ».
Come Mistero. Ma il presidente italiano ha diffuso alcuni dettagli sul programma di una telenovela la cui puntata finale resta incerta, nonostante le pressioni del Cio per una rapida soluzione. ” Da lunedì (18 dicembre), Incontreremo aziende locali e vedremo le realtà del territorio, Lo ha spiegato Matteo Salvini. L’obiettivo è fare meglio e più velocemente, perché questi Giochi Invernali 2026 rappresentano un’incredibile opportunità in termini di sviluppo e immagine non solo per Lombardia e Veneto, ma per tutta l’Italia. ».
Secondo il ministro italiano, il fascicolo tecnico su cui sta lavorando il team di ingegneri consentirà di rinnovare la pista di Cortina, costruita per i Giochi invernali del 1948, ma ormai abbandonata, senza il rischio che il tempo passi. ” Ho detto agli ingegneri che abbiamo ancora abbastanza tempo per costruire questa pista e lo stanno facendo “, ha assicurato ai media.
È affidabile? Difficile da credere. Ma non dovrebbe passare molto tempo prima che arrivi una risposta definitiva. Gli organizzatori italiani hanno promesso al CIO di annunciare il nome del sito entro il 30 gennaio 2024.
Un’altra opzione italiana menzionata è la pista piemontese di Cesana, costruita per i Giochi invernali di Torino 2006, la cui ristrutturazione sarebbe più rapida e, soprattutto, meno costosa di quella di Cortina d’Ampezzo. Ma l’ostacolo sarebbe la politica, e gli eletti di Lombardia e Venezia non ne vogliono più sentir parlare.
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