Ai distributori è consentito vendere benzina in “perdita” per “alcuni mesi”, ha annunciato Bourne

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Ai distributori è consentito vendere benzina in “perdita” per “alcuni mesi”, ha annunciato Bourne

Inflazione economica

Il primo ministro non ha accettato le proposte dell’opposizione, che chiedevano di ridurre o abbassare le tasse sulla benzina per far fronte al forte aumento dei prezzi dei carburanti, che hanno raggiunto la soglia dei 2 euro al litro.

primo ministro Elisabetta Bourne lo ha annunciato Distributori Potranno vendere benzina in “perdita” per alcuni mesi per consentire loro di “ridurre ulteriormente i prezzi”, ha detto in un’intervista pubblicata sabato online sul sito della banca centrale. parigino.

Il Primo Ministro non ha accettato le proposte dell’opposizione, che chiedevano o una riduzione, come avvenne un anno fa, oppure una riduzione dell’importo. Tassa sulla benzina Per far fronte al significativo aumento dei prezzi dei carburanti che hanno raggiunto il livello di… Due euro al litro.

Nessun sussidio per il carburante

Ha sottolineato che “con questa misura senza precedenti avremo risultati tangibili per i francesi, senza sovvenzionare il carburante”, dopo aver ricordato che la vendita in perdita è vietata dalla legge dal 1963. Ha sottolineato che “ognuno prende la sua parte”, sottolineando che “è normale che siano coinvolti grandi personaggi”, gli industriali”, ricordando che “è responsabilità dello Stato anche ridurre il deficit e i debiti”.

In risposta alle dichiarazioni del Segretario Nazionale del Partito Comunista Palestinese, Fabiano RousselElizabeth Bourne, che questa settimana ha invitato i francesi a “invadere le stazioni di servizio e i supermercati”, ha detto di essere “sorpresa” da dichiarazioni “insolite per lei”. “L’ho chiamato per dirgli che questo è un pessimo messaggio e che i leader politici devono stare molto attenti alle loro parole in un contesto in cui potrebbe esserci rabbia tra alcuni dei nostri cittadini”, ha detto.

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Per quanto riguarda la questione del potere d’acquisto, il Primo Ministro ha respinto la proposta di rimozione avanzata dal Partito del Raggruppamento Nazionale TVA Per quanto riguarda i prodotti alimentari, ha invitato il partito di estrema destra a leggere “studi che hanno dimostrato che il passaggio dal 5,5% allo 0% spesso non si riflette sui prezzi”.

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