A Trieste, in Italia, i richiedenti asilo hanno ricevuto un benvenuto di benvenuto

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A Trieste, in Italia, i richiedenti asilo hanno ricevuto un benvenuto di benvenuto

Giorgia Meloni, capo del governo italiano, ritiene che la sua politica non sia quella di distribuire i migranti, ma di fermare gli arrivi illegali. Una posizione politica molto difficile da conciliare con la realtà. Lo scorso anno (2023), gli arrivi nel Mediterraneo meridionale sono aumentati dell’83% e dall’inizio del 2024 sono 11.000 i migranti che hanno raggiunto l’Italia via mare o via terra.

Georgia Meloni vuole essere leader di un’Europa salda sui suoi confini. Ma di fatto il suo Paese ha saputo sviluppare modelli di accoglienza molto innovativi. In italiano infatti la chiamiamo ricezione ampia. Accoglienza, appartamenti, grande autonomia e ristrutturazione in piccole strutture a misura d'uomo. La città di Trieste, vicino al confine balcanico, ne è un esempio. Rapporto di Cécile Debarge.

La vicina Polonia dell’Ucraina ha intensificato le misure per difendersi da un attacco russo al suo confine.

La forza del suo esercito è raddoppiata e il sindaco di Varsavia vuole proteggere gli abitanti della capitale da un possibile attacco aereo. Per questo vuole ristrutturare i rifugi antiaerei. Adrian Sarlat è uno dei nostri corrispondenti a Varsavia.

Peter Magyar è un nuovo arrivato sulla scena politica ungherese

Le cose si stanno muovendo sulla scena politica ungherese. Il primo ministro Viktor Orbán ha guidato il governo per 13 anni, reprimendo gradualmente ogni forma di opposizione. Questa volta a sfidarlo è un ex dirigente del suo stesso partito, Fidesz. Peter Magyar ha fondato il nuovo partito “Ungheresi permanenti” che vuole trasformare in un partito centrista. All'età di 43 anni, diciamo che è salito al vertice dell'Ungheria in poche settimane! Un ritratto da lui firmato Anastasia Pecchio.

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Vivere a Nicosia, tagliato in due

È l’unica capitale segregata al mondo. Nicosia a Cipro è stata formalmente divisa in due per 50 anni. A nord, la comunità turco-cipriota, a sud la comunità greco-cipriota, e al centro una linea verde, una zona cuscinetto e checkpoint che consentono lo spostamento da un punto all'altro della città, indicano un'area chiamata “identità”. Questa è la situazione sulla carta. Come viene vissuta nella vita di tutti i giorni questa separazione, sempre dolorosa e senza soluzione politica? Questo è Reportage a Nicosia di Joel Bronner.

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