Il ministro della Transizione ecologica, Christophe Pichou, ha annunciato che a partire dal 1° gennaio 2024, il Paese stanzierà un bonus di riparazione di 25 euro per incoraggiare le persone a riparare gli schermi rotti degli smartphone.
Tale importo verrà detratto dalla riparazione, che dovrà essere effettuata da un riparatore appositamente autorizzato, come specificato in M6.
Il ministro ha confermato che ogni anno in Francia vengono venduti 15 milioni di smartphone, di cui 1,5 milioni soggetti a riparazione, sottolineando che “riparare invece di cambiare significa evitare la dipendenza dalle risorse, evitare le emissioni di anidride carbonica e anche la questione del potere d’acquisto”.
Il “bonus riparazione” è stato applicato a fine 2022 per una serie di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si va dai 10 ai 45 euro a seconda del prodotto, e si finanzia attraverso i “contributi ambientali” compresi nel prezzo di tutti i dispositivi. Anche se la richiesta riguarda spesso i cellulari, l’Associazione dei consumatori (CLCV), responsabile della gestione dell’Osservatorio Repair Fund, ha chiesto un sostegno per la riparazione degli schermi rotti, cosa finora esclusa.
Oggi il numero di riparatori certificati per tutte queste apparecchiature si avvicina a 5.000 e il ministro spera di arrivare a 7.000-8.000 entro la fine dell’anno.
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