sabato, Novembre 23, 2024

332 nuovi decessi

Attacco dello Stato Islamico (IS). Contro una prigione nel nord-est della Siria, dal 20 gennaio gli scontri tra jihadisti e forze curde hanno ucciso 332 personesecondo un nuovo rapporto annunciato, domenica, dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Sabato si sono verificati nuovi sporadici scontri tra le forze curde, sostenute dalle forze statunitensi, ed elementi dell’ISIS che sono ancora latitanti vicino alla prigione di Al-Ghweran, dove almeno 3.500 jihadisti di diverse nazionalità sono stati arrestati nella città di Hasaka, secondo il ONG.

Il bilancio è destinato ad aumentare

Domenica, l’Osservatorio siriano per i diritti umani ha indicato che l’attacco del 20 gennaio, il più importante attacco dell’esercito islamico dalla sconfitta di tre anni fa, e gli scontri che ne sono seguiti, hanno provocato 332 morti, di cui 246 jihadisti, 79 membri dell’esercito curdo forze armate e sette civili. L’alto numero di vittime è attribuito al ritrovamento di nuovi corpi durante le perquisizioni effettuate dalle forze curde negli edifici carcerari e nelle aree vicine, secondo l’Osservatorio.

Il direttore dell’OSDH Rami Abdel Rahman ha spiegato che i corpi sono stati trovati dentro e intorno al centro carcerario, che si trova in un’area sotto il controllo dell’amministrazione semi-autonoma curda. Per l’Osservatorio, è probabile che il bilancio delle vittime aumenti man mano che vengono scoperti nuovi corpi e molti combattenti curdi rimangono gravemente feriti.

Rami Abdel Rahman ha inoltre affermato, sulla base di “Informazioni confermateDalla scoperta di 22 nuovi corpi, che non sono stati ancora identificati. Sabato, un videografo dell’AFP ha visto i cadaveri, molto probabilmente dei combattenti dello Stato Islamico uccisi nei combattimenti, ammucchiati su un camion, poi un bulldozer che vi scaricava altri corpi. Il portavoce delle Forze democratiche siriane (le SDF controllate dai curdi), Farhad Al-Shami, ha detto che i corpi saranno sepolti in aree diisolatoÈ controllato dalle forze curde.

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Le forze curde hanno ripreso il controllo della prigione e centinaia di jihadisti, inclusi prigionieri evasi e aggressori, si sono arresi o sono stati arrestati, secondo l’OSDH. Ma decine di elementi dell’Isis sono ancora trincerati, soprattutto nella parte settentrionale del carcere”.È difficile sparare dall’aria o raggiungere via terra“, l’Osservatorio. Farhad al-Shami ha avvertito che se non si fossero arresi, le forze curde avrebbero preso in considerazione una soluzione”.Esercito».

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