sabato, Novembre 23, 2024

Funzionari collettivi ed eletti concordano sul principio della negoziazione

È una lunga giornata di scambi che volge al termine, nel distretto regionale di Raizet, mentre i funzionari eletti della Guadalupa e le organizzazioni in lotta si incontrano faccia a faccia. Obiettivo: concordare un accordo sul metodo, con l’obiettivo di negoziare. Il rovescio della medaglia: lo Stato manca.


Ci sarà un accordo di stile che sarà stato completato e firmato dalle parti interessate, venerdì 10 dicembre 2021, con l’obiettivo di avviare le trattative e uscire dalla crisi?
Sembra di sì, secondo le ultime informazioni, che ci arrivano dallo spazio regionale di Raizet, ad Abymes. Un documento è in fase di definizione e le trattative possono iniziare lunedì 13 dicembre.

Dalla fine della mattinata i membri diLe organizzazioni si riuniscono per combattere il dovere di vaccinazione, la tessera sanitaria e l’accesso alle cure“Di fronte ai funzionari eletti in Guadalupa, nell’anfiteatro.
Il lancio degli scambi è stato complicato; I rappresentanti degli scioperanti avrebbero voluto avere intorno ai trent’anni per entrare in sala, al posto dei dieci invitati dai loro interlocutori.

Ma da allora, le discussioni sono andate bene.

Negoziazione in due fasi

Le parti hanno scelto di negoziare in due fasi.
Ci sarà quindi una prima massa di trattative, su temi ritenuti urgenti: il reinserimento delle badanti liberali, la questione dei vigili del fuoco e delle vaccinazioni, ma anche la soppressione delle persone recentemente arrestate, durante le manifestazioni notturne, e, infine, la situazione dei famiglie. L’alto costo della vita.
Nella seconda fase, verranno affrontati altri temi, che richiedono una risposta a lungo termine, ovvero l’occupazione, la formazione, i trasporti, l’accesso all’acqua, l’ambiente o persino l’alloggio.

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Concordando su questi due lati del negoziato, i protagonisti di questa sessione di colloqui si sono già impegnati l’uno con l’altro.

Ha invitato lo Stato a partecipare ai negoziati

Per tutte le materie di competenza dello Stato è richiesta la presenza di una delegazione ministeriale, del gruppo e degli eletti.

Solo qui, affiancato dalla nostra redazione, l’ufficio del Segretario di Stato, Sebastien Licornu, ha rifiutato questa opzione:

No, siamo sulla nostra posizione: il ministro c’era.

Al governatore è stato affidato il mandato di lavorare sul piano giovani con i sindaci: coinvolti diversi ministeri.

Siamo lieti che le comunità stiano lavorando con i sindacati, sulle loro richieste, nelle loro aree di competenza.

Da soli, abbiamo deciso cosa potevamo fare: vedere. Il nostro comunicato stampa di ieri

Diwan Sebastien Licornu, ministro degli Affari esteri

Un comunicato stampa che delineamo nel seguente articolo, ieri, e in cui sembra che l’inquilino di Oudinot Street non abbia intenzione di impegnarsi ulteriormente e stia cercando di proteggere lo stato dalla discussione di denaro:

In ogni caso, dopo una pausa, gli eletti ei membri della congregazione sono tornati all’interno della tribuna, poco prima delle sette di sera, per riprendere le discussioni che si sono svolte a porte chiuse, e quindi la stampa non ha fatto. Ha potuto partecipare.
Entro pochi minuti, gli attori del gruppo devono rivolgersi ai militanti, che aspettano con ansia fuori dal Distretto Regionale di Raizet.

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