Le autorità del Mali, dominate dai militari, hanno deciso di chiudere il canale di notizie francese LCI per due mesi, ha detto. “False accuse” Consigliere contro l’esercito maliano e i suoi alleati russi.
“I servizi TV di LCI verranno rimossi dai pacchetti di tutti i distributori autorizzati di servizi televisivi o di trasmissione in Mali per un periodo di due mesi”. A partire dal 23 agosto 2024, l’HAC è stato annunciato sabato 24 agosto.
La giunta militare del Mali ha rotto la vecchia alleanza con la Francia e i suoi partner europei nel 2022, rivolgendosi militarmente e politicamente verso Mosca. Da allora il colonnello maliano ha sospeso i media francesi ampiamente seguiti, France 24 e Radio France Internationale. Anche France 2 è stato sospeso all’inizio del 2024. I corrispondenti di un certo numero di media stranieri sono stati costretti ad andarsene, all’esilio o al silenzio a causa della loro incapacità lavorativa.
Secondo HAC, LCI, un canale privato di notizie continue del gruppo TF1, ha trasmesso il 27 luglio un programma intitolato “L’annientamento di Wagner in Mali: la mano di Kiev” Con ospite il Colonnello Michele Gioia, Consigliere Militare di LCI.
La Commissione per gli aiuti umanitari critica il colonnello Goya per la sua dichiarazione “Dichiarazioni offensive, affermazioni ingiustificate e false accuse di violazioni contro le forze armate maliane e i loro partner russi”.. Aggiunge che ha chiamato anche l’ospite “Sostenere apertamente il terrorismo con il pretesto di sostenere l’Ucraina contro la Russia”..
Alla fine di luglio, l’esercito maliano e il suo alleato, il gruppo paramilitare russo Wagner Group, hanno subito una pesante sconfitta durante i combattimenti con separatisti e jihadisti nel nord del Paese.
Il funzionario dell’intelligence militare ucraina Andriy Yusov aveva lasciato intendere che Kiev avesse fornito informazioni ai ribelli in modo che potessero effettuare il loro attacco, che successivamente portò al crollo delle relazioni diplomatiche tra Mali e Ucraina.
Anche in Burkina Faso e Niger, paesi confinanti con il Mali, i soldati hanno preso il potere con la forza nel 2022 e nel 2023, agendo contro la stampa straniera.
In Burkina Faso, LCI è stata sospesa nel giugno 2023 in seguito ai commenti di un giornalista sulla situazione legata alla violenza jihadista, descritti come… “notizie false”.
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