Un’inchiesta pubblicata dal quotidiano Le Parisien accusa la RATP di aver falsificato i controlli tecnici dei suoi autobus. France Bleu Paris ha dato la parola all’autista dell’autobus che ha dovuto azzerare i segnali d’allarme dell’autobus della compagnia pubblica.
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Francia Blu Parigi Giovedì 22 agosto è stata raccolta la testimonianza dell’autista dell’autobus che ha dovuto resettare le spie dell’autobus RATP prima del controllo tecnico. Mentre parigino Ha rivelato che molti autisti dell’azienda affermano di essere stati spinti dai loro superiori a fare lo stesso.
Gli episodi menzionati da Lassan risalgono al 2019, quando era sotto processo. Poi il responsabile dell’officina gli ha assegnato un compito: spegnere tutte le spie che lampeggiavano sul cruscotto dell’autobus, prima di portarlo al controllo tecnico. “Mi ha detto che gli autobus non erano conformi, che gli autobus erano morti e che avremmo dovuto portarli al centro di controllo tecnico”.L’autista testimonia.
Lassan spiega che il suo capo gli ha dato una scatola “Cancellare tutti i segnali di avvertimento in modo che gli autobus possano superare il controllo tecnico, altrimenti ci sarà un controcontrollo e questo genererà un costo finanziario.” Finisce per accettare, dopo aver temuto di perdere il lavoro: “Sono stato minacciato [il m’a dit] E che non aveva senso che tornassi al lavoro il giorno dopo, e che potevo licenziarmi immediatamente e tornare a casa.
Mentre si trova davanti al centro di controllo tecnico, spegne l’autobus e inserisce la scatola diagnostica che gli permette di accedere al computer del veicolo, che informa l’autista di tutti i guasti: mancanza di pressione nei pneumatici, danni alle porte, rilevamento dell’inquinamento …
“È molto semplice, l’ho fatto : leggere codici, cancellare codicil’autista prosegue con France Bleu Paris. “Quando questo autobus tornerà al centro di ispezione tecnica, lasceranno la propria borsa e non vedranno nulla come un malfunzionamento.”Spiega. Solo dopo il controllo, dopo qualche chilometro, si riaccenderanno le luci arancioni.
“Se la RATP rispettasse le regole, probabilmente circolerebbero il 20-30% in meno di autobus”.Con France Bleu lavora Ahmed Barhal, meccanico, curatore fallimentare e sindacalista della CGT alla RATP. “C’è un problema, la RATP permette ai suoi autobus di circolare con il semaforo arancione per sei o sette mesi”.Lui denuncia.
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