Mbox: La Russia immagina che i suoi “valori tradizionali” la proteggerebbero dalla pandemia

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Mbox: La Russia immagina che i suoi “valori tradizionali” la proteggerebbero dalla pandemia

Lo ha detto oggi lunedì il capo dell’agenzia russa “Rospotrebnadzor”, responsabile della sanità pubblica e dell’epidemiologia, Anna Popova, sul canale “Telegram”. sparo Che grazie ai “valori tradizionali” del suo Paese sarebbe stato protetto dall’epidemia di vaiolo, un tempo chiamato vaiolo delle scimmie.

“Tenendo conto dei dettagli del modo in cui si diffonde il vaiolo, sono assolutamente sicura che questa malattia, che è un’epidemia in Russia, con i suoi valori tradizionali, non dovrebbe spaventarci”, ha detto l’epidemiologa Anna Popova. Come rivelato POLITICO.

videoEpidemia di vaiolo delle scimmie: il vaiolo “non è il nuovo Covid”, conferma l’Organizzazione mondiale della sanità

Questa è chiaramente una retorica falsa e discriminatoria. Il capo dell’agenzia russa si basa sull’idea che la repressione dei gay da parte del Paese – testimoniata dalla recente messa al bando del “movimento gay” da parte della Corte Suprema locale per estremismo – possa proteggerli dal virus.

In realtà, il virus del vaiolo non è una malattia dalla quale gli omosessuali possono essere protetti, anche se colpisce “principalmente, ma non esclusivamente, giovani uomini che hanno avuto rapporti sessuali con uomini”, come ha osservato in precedenza l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). durante la prima epidemia nel 2022.

“discorso stigmatizzante”

Ma l’UNAIDS ha affermato alla conferenza che “l’esperienza dimostra che la retorica stigmatizzante può rapidamente deragliare una risposta scientifica alimentando cicli di paura, allontanando le persone dai servizi sanitari, impedendo gli sforzi per identificare i casi e incoraggiando misure inefficaci e “punitive”. Tempo per quanto riguarda il virus MPOX.

Ricordiamo che esiste un nuovo ceppo chiamato ramo 1B del virus, che è più mortale e più trasmissibile e sta attualmente causando un’epidemia in Africa. I primi casi di questo sottotipo sono stati scoperti questa settimana in Svezia e la Francia ha messo il proprio sistema sanitario in “massima allerta”.

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