Nebbia permanente, cicloni infiniti… da un estremo all’altro, il nostro pianeta è un luogo di stranezze climatiche. Quest’estate, “Marianne” vi invita a scoprire ciò che pubblica “L’Atlante dei climi estremi” edito da Jangles Editions. Il sesto episodio nel borgo italiano è rimasto nell’ombra dall’11 novembre al 2 febbraio.
Una lamiera d’acciaio di 8 metri per 5 è stata ancorata al suolo a 1.050 metri di altitudine per far riflettere i raggi del sole verso un villaggio immerso nell’ombra dall’11 novembre al 2 febbraio. . Questo è quello che vediamo in Piemonte, a Viganella, in Valle Androna.
Come suggerisce il nome Andro, si tratta di una valle racchiusa su entrambi i lati a somigliare ad un abisso profondo e oscuro, che ricorda la notte artica.
Cambiamento climatico
Il borgo risale al XIV secolo, quando carbonai e minatori, attratti dai giacimenti di ferro della Val d’Ossola, si stabilirono in questo remoto angolo delle Alpi Occidentali. Data la scelta del luogo, possiamo supporre che il sole non fosse una priorità per gli abitanti di quel tempo.
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Il borgo crebbe e mantenne la sua vitalità per tutto il Medioevo, trovando nuova vita con l’avvento dell’energia elettrica. La svolta “climatica” di Viganella avvenne nel 1999, quando il sindaco Franco Mitali incaricò lo gnomonista e architetto Giacomo Ponsani, allora incaricato di realizzare una meridiana nella chiesa parrocchiale, quella invernale era del tutto inutilizzabile, per ovvi motivi.
Alla ricerca di soluzioni
Fu allora che nacque la folle idea: “Perché non quadrare artificialmente il Sole? L’architetto, un vero visionario, fu assorbito da questo progetto del vetro: l’opera vide la luce il 17 dicembre 2006. Una macchina di 40 metri quadrati per 11 quintali fu trasportata in elicottero e installata su una collina alle spalle di il villaggio.
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Da allora, questo piccolo “sole artificiale” regala sei ore di luce riflessa in piazza Viganella, per la gioia dei suoi 200 abitanti. Un computer regola la sua attività: in base alle variazioni dell’incidenza della luce solare dopo ogni tramonto, può continuare il suo paziente lavoro per addolcire il rigido inverno il mattino successivo.
Atlante dei climi estremi, Lorenzo Bini, Edizioni Jongles, 155 pp., €25.
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Lorenzo Bini, Edizioni Jangles
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