Il 17 luglio è la Giornata della “Liberalizzazione fiscale” in Francia. In cosa consiste?

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Il 17 luglio è la Giornata della “Liberalizzazione fiscale” in Francia. In cosa consiste?

Il Tax Free Day è il primo giorno dell’anno in cui i contribuenti di un paese raccolgono abbastanza denaro per poter pagare le tasse obbligatorie dovute. In Francia questa giornata è stata fissata al 17 luglio dall’Istituto Molinari.

Così, da quel giorno in poi, i francesi pagarono allo Stato quanto gli era dovuto e iniziarono a lavorare in proprio. Questa data, fissata simbolicamente, spiega il fatto che l’aliquota della ritenuta obbligatoria in Francia è la più alta d’Europa.

Infatti, secondo i calcoli dell’Istituto Molinari, in collaborazione con EY, il 17 luglio è il giorno dell’anno in cui il dipendente medio assume “il controllo diretto sulla distribuzione dei frutti del proprio lavoro”. Il Centro franco-belga di studi liberali sottolinea nel suo studio che le tasse sul lavoratore medio raggiungono il 54%, se si considerano i contributi sociali, il CSG, la CRDS, l’imposta sul reddito e l’IVA.

I francesi pagano la maggior parte delle tasse in Europa

Per quanto riguarda il metodo di calcolo utilizzato da questo centro di ricerca, esso consiste nel prendere lo stipendio lordo medio (3.460 euro lordi al mese secondo l’OCSE) e aggiungere i contributi del datore di lavoro per ottenere il “super lordo”, più l’imposta sul reddito e l’IVA applicabili. . – Ottenere una detrazione obbligatoria dal reddito complessivo.

Tuttavia, va notato che eminenti economisti si oppongono a questa metodologia e la ritengono inappropriata per condurre questo tipo di calcolo. I calcoli dell’anno in corso tengono conto dell’intero stipendio medio di 59.458 euro. Pertanto, da questo stipendio deduciamo 17.918 euro di contributi del datore di lavoro, 9.864 euro di contributi dei dipendenti, 2.451 euro di imposta sul reddito e 1.900 euro di IVA, per un totale di 32.132 euro di detrazioni per reddito disponibile fino a 32.132 euro.

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Dobbiamo però sottolineare che queste tasse servono a finanziare la protezione sociale e i servizi pubblici di cui beneficiano anche i dipendenti. Dal momento che i francesi pagano la maggior parte delle tasse in Europa, secondo l’Istituto Molinari la storia della Francia “esentasse” è l’ultima in Europa. Questa data, infatti, arriva due giorni dopo il Belgio, 10 dopo la Germania, 14 dopo l’Italia, 37 dopo la Spagna e addirittura 78 giorni dopo il Regno Unito. In media, nei 27 paesi dell’UE, il giorno “tax free” cade l’11 giugno, 36 giorni prima che in Francia.

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