sabato, Novembre 23, 2024

E se la nuova fase dell’evoluzione dell’umanità fosse nelle tenaglie?

Il 6 giugno 2024 uno studio pubblicato su iScience fa luce su un aspetto molto particolare dell’evoluzione umana. Infatti, le opere di fantascienza tendono a mostrare che l’uomo è destinato ad evolversi incorporando nel suo corpo ogni tipo di tecnologia per potenziarlo.

Tuttavia, a parte alcuni strumenti tecnologici avanzati, gli esseri umani possono, alla fine, aver bisogno solo di due strumenti specifici: le pinze.

Cos’è il rinforzo?

Se indichiamo Ministero della CulturaLa definizione di aumento è la seguente:Amplificare le prestazioni fisiche o cognitive di una persona, o anche creare nuove abilità, attraverso interventi medici o biologici utilizzando i progressi scientifici e tecnologici.

Questa è un’idea che troviamo in molte opere di fantascienza, come ad esempio: Cyberpunk 2077 (2020), Cyberpunk: Edgerunner (2022), Lucia (2014), Fantasma nella conchiglia (2017), Il pianeta del tesoro (2002)…

Tutte queste opere raffigurano esseri umani che hanno subito varie modifiche per trascendere i propri limiti e talvolta i limiti che gli esseri umani possono immaginare.

In effetti, l’aumento rende l’uomo un essere superiore perché modificato. Tuttavia, ciò comporta anche questioni etiche sulla potenziale pratica di questi miglioramenti.

auto Alcuni specialisti Si chiedeva se il futuro aumento del numero degli esseri umani non avrebbe causato loro la perdita della propria identità a poco a poco. Piuttosto, sta gradualmente perdendo ciò che lo rende umano. Qual è l’impatto di questi aumenti sulla sua relazione con se stesso, sul suo stato psicologico e così via?

È un argomento molto controverso nella ricerca scientifica e filosofica ed è vicino anche alle teorie transumaniste.

Al momento tutto questo è solo in caso di studio e ipotesi. Tuttavia, oggi le aziende stanno cercando di combinare teoria e pratica. Questo è particolarmente il caso di Neuralink, che ha un chip cerebrale che permette al cervello umano di connettersi a un computer per controllarlo solo con il pensiero. Niente è possibile senza questo cosiddetto chip.

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Sinapsi, il futuro dell’incremento?

Se l’incremento diventasse un vero e proprio campo di ricerca e di pratica, ciò comporterebbe necessariamente la mescolanza della tecnologia con la carne e il sangue.

Ma questo non sarà come quello che vediamo in varie opere di fantascienza.

Infatti, un team di ricercatori guidato da Matteo Marucci, dottorando in Neuroscienze presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, e Ottavia Maddalono, dottoranda in Neuroscienze presso il Dipartimento di Psicologia della stessa università, ha dimostrato che gli esseri umani saranno sicuramente di più… Abbandonandosi all’idea di sostituire le loro attuali mani con delle pinze invece che con mani bioniche.

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno condotto un esperimento utilizzando la realtà virtuale (VR) per mettere i partecipanti a questo studio faccia a faccia con una nuova versione di se stessi: uno con delle tenaglie al posto delle mani e un altro con una mano bionica per sostituirle. .

Secondo le loro prime osservazioni, gli individui sono riusciti ad interiorizzare e ad abituarsi all’idea di avere uno “strumento elettronico” al posto di una mano, così come ad avere una mano protesica al posto degli arti.

Tuttavia, durante lo studio, gli scienziati italiani hanno evidenziato una cosa, ovvero che nella maggior parte dei casi si è osservato che gli individui erano più veloci e precisi quando veniva chiesto di eseguire azioni utilizzando le tenaglie rispetto a quando eseguivano le stesse azioni utilizzando le mani bioniche.

Hanno poi avanzato un’ipotesi in particolare: i partecipanti sarebbero riusciti meglio nei compiti virtuali con le pinze che con le mani, perché il fatto che ci fossero solo due dita una di fronte all’altra invece di cinque potrebbe consentire al cervello di analizzare ed eseguire rapidamente più compiti.

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La situazione reale di questo esperimento?

Se l’interesse dello studio è quello di mostrare un qualche tipo di percorso che l’umanità intraprenderà per evolversi in futuro, questo studio potrebbe anche rappresentare un deciso passo avanti per gli amputati.

Ecco perché Ottavia Madalono, autrice principale dello studio, “Riformulare l’evoluzione della mano umana: come incorporare uno strumento elettronico virtuale migliora il comportamento“(Rewriting the Evolution of the Human Hand: How Does Embodying an Electronic Gadget Improve Behavior?), in particolare, ci si è chiesti quale esito potrebbe avere lo stesso tipo di esperimento su persone che hanno perso gli arti, in particolare una o entrambe le mani.

D’altra parte, l’University College di Londra ha avviato un nuovo progetto, il Terzo Pollice, che potrebbe anche essere un nuovo modo di studiare gli esseri umani aumentati.

fonte : iScienza / Insegna ogni giorno

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