Questo annuncio ha sorpreso i 109 dipendenti della fabbrica, secondo il sindacalista, che conferma che “i volumi sono in calo da un anno, ma non abbastanza da mettere a rischio l’azienda”. Nel 2023, il gruppo Carambar & Co proprietario dello stabilimento ha ceduto all’estero le attività di cioccolato in polvere, che rappresenta il 18% della produzione.
Un secolo di storia
L’amministrazione ha spiegato che “nessuno degli sforzi per trovare una soluzione industriale che sostenesse l’attività del sito” ha avuto successo, dato che il CSE il 13 giugno ha consentito “lo scambio di informazioni con l’obiettivo di consultare gli organi di rappresentanza dei lavoratori sulle questioni ragioni economiche e impatti di questo progetto, supporto ai dipendenti e ricerca di acquirenti.”
Tony Angoran ha espresso il suo rammarico, prima di dichiararsi “disgustato” alla vista di “un’azienda con una storia lunga più di un secolo”, affermando: “Siamo perplessi, perché avrebbero potuto anche aspettare qualche mese e scegliere vendere il sito.”
D’ora in poi, alla CGT resta un obiettivo: “negoziare il più fedelmente possibile le condizioni di uscita dal punto di vista sociale” per i dipendenti dell’azienda fondata da Victor Auguste Poulin nel 1848.
Da parte sua, l’amministrazione ha confermato la sua “determinazione ad accompagnare ciascuno dei 109 dipendenti interessati verso un nuovo lavoro”, che sarà “al centro del progetto” che sarà lanciato il 13 giugno.
Dal 2017, il marchio di cioccolato Poulain è di proprietà del gruppo Carambar & Co, nato dopo che la società di investimento Eurazeo ha acquisito diversi marchi dolciari francesi (Vichy, Malabar, Kréma, ecc.) dalla multinazionale americana Mondelez.
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