Dopo aver presentato venerdì 31 maggio le linee generali della proposta di cessate il fuoco per Gaza, la Casa Bianca ha confermato lunedì che Hamas era “l’unico ostacolo”.
“Hamas è ora l’unico ostacolo a un cessate il fuoco completo” a Gaza, ha detto Joe Biden lunedì 3 giugno, durante una conversazione telefonica con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani, secondo un resoconto – una presentazione alla Casa Bianca. .
Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre affermato al movimento palestinese, che si è presentato venerdì dalla Casa Bianca, “il desiderio di Israele di andare avanti sulla base delle condizioni presentate”, secondo il comunicato stampa diffuso dall’Autorità esecutiva statunitense.
Dubbi sul piano di Biden
Questa mattina Israele ha preso le distanze dal piano annunciato dal presidente degli Stati Uniti, considerandolo “incompleto”, riaffermando il suo obiettivo di “eliminare” il movimento palestinese di Hamas.
Joe Biden aveva presentato un rapporto sulla road map proposta da Israele, che prevede nella prima fase un cessate il fuoco di sei settimane accompagnato dal ritiro israeliano dalle aree densamente popolate di Gaza e dal rilascio di alcuni ostaggi – donne e pazienti – e palestinesi prigionieri. .
Il portavoce del governo israeliano David Mincer ha dichiarato: “La proposta presentata dal presidente Biden è incompleta”.
Sotto la forte pressione dell’opinione pubblica e dei suoi alleati di estrema destra, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato in un comunicato che “le accuse secondo cui avremmo accettato un cessate il fuoco senza rispettare le nostre condizioni sono errate”.
Israele ripete costantemente queste condizioni: la “distruzione” di Hamas e il rilascio di “tutti gli ostaggi” rapiti quel giorno.
Dopo aver annunciato il piano, il presidente degli Stati Uniti ha invitato Hamas ad accettarlo. Ma quest’ultimo, che non ha ancora fornito la sua risposta definitiva, ha affermato di considerarlo “positivo” pur ribadendo la richiesta di un cessate il fuoco permanente e di un completo ritiro israeliano da Gaza. Questo è ciò che Israele rifiuta.
Le richieste contraddittorie ripetute dai combattenti mettono in dubbio le possibilità di successo di questo piano, in un momento in cui crescono in tutto il mondo gli appelli per fermare il conflitto che finora ha causato la morte di 36.479 persone nell’attacco israeliano a Gaza, secondo i dati dal Ministero della Sanità del governo di Gaza guidato da Hamas.
Questo attacco è stato lanciato dopo quello effettuato il 7 ottobre dai commando di Hamas che si sono infiltrati da Gaza nel sud di Israele, uccidendo 1.190 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dell’Agence France-Presse basato su dati ufficiali israeliani.