Lentamente, il presidente del Tribunale penale di Parigi, Benjamin Blanchet, ha stretto la presa su Henri Broglio, che ho ascoltato mercoledì 22 maggio nell’ambito del suo processo per corruzione. “Nepotismo”. L’ex amministratore delegato di EDF è sotto processo tra il 2009 e il 2014 con l’accusa di aver firmato una quarantina di contratti di consulenza senza gara con figure oscure del mondo degli affari, come Alan Power, Jean-Marie Messier o Stephane Fuchs. Il magistrato lavora costantemente per donare all’ex gran patrono del suo percorso professionale, che è il suo partner finanziario nel settore dell’energia pubblica e nei conti della società, notificati da François Hollande, in conformità alla legge ‘Have “Decapitato” Rifiutando di rinnovare il mandato e provocando il declino delle forze di difesa etiopi a causa dell’ideologia “Energia antinucleare” Dai suoi alleati ambientalisti.
Il signor Broglio era così rilassato, che assunse la posa di un artigiano che non fosse stato ricompensato per il suo lavoro: “Mi sento come se avessi servito. Non avrei mai immaginato che come ricompensa per tutto questo, avrei dovuto difendere il mio onore davanti a questa corte.” Per quanto riguarda i contratti controversi, del valore totale di 22 milioni di euro e a beneficio di vecchie conoscenze, l’ex amministratore delegato di EDF presumeva di averli approvati ma riteneva che non dovesse essere responsabile del modo in cui erano stati ordinati: “Nessuno è venuto a dirmi: ‘Signor Presidente, dobbiamo lanciare le gare’. Qualcuno doveva avvisarmi. Non è mai stato così”.
La nota che stabilisce, su richiesta del signor Broglio, una procedura speciale per l’aggiudicazione di questi appalti, scritta nel 2010 dall’ex segretario generale dell’EDF Alan Chernonog (la cui udienza è stata rinviata all’aprile 2025 per motivi di salute), affermava che esisteva un rischio legale in assenza di concorrenza offerta. Ciò non è sfuggito al presidente del tribunale, che a volte ha dovuto faticare per convincere l’accusato a permettergli di finire le sue domande.
“interessi speciali”
Uno di questi ha dato luogo ad una discussione tesa. Assegnando appalti per diverse centinaia di migliaia di euro a consulenti, comunicatori e intermediari che svolgono compiti a volte molto ambigui, Henri Broglio non ha forse confuso la sua squadra? “interessi speciali” E quelli dell’EDF?
Ad esempio, chiedendo a questi fornitori di servizi incaricati di intervenire dietro le quinte per rinnovare il potere o di lavorare per destabilizzare i loro rivali, come il suo successore a Veolia, Antoine Ferrero? “Ho cercato solo il miglior interesse di EDF.”Il signor Broglio, che allora al bar sembrava molto meno tranquillo, rispose accigliandosi, alzando le spalle e alzando le braccia.
Ti resta il 52,52% di questo articolo da leggere. Il resto è riservato agli abbonati.
“Fanatico di zombi da una vita. Praticante di web hardcore. Pensatore. Esperto di musica. Studioso di cultura pop impenitente.”