Stellantis ha annunciato il suo investimento in una startup francese LiDAR chiamata SteerLight. La nuova tecnologia consentirà migliori prestazioni ad un costo ragionevole nella grande serie. Ma dato il contesto che circonda questa tecnologia, questa scelta solleva interrogativi.
Mercoledì 20 marzo Stellantis ha annunciato il suo supporto alla tecnologia LiDAR attraverso il suo fondo di investimento Stellantis Ventures. E per la prima volta, l'azienda su cui il colosso automobilistico ha appena scommesso è una startup francese con sede a Grenoble chiamata SteerLight.. Fin dalla sua nascita nel 2022, la missione di Stellantis Ventures è stata quella di rivolgersi alle startup che sviluppano tecnologie automobilistiche e legate alla mobilità. I francesi di SteerLight sono riusciti a raccogliere 3,2 milioni di euro dal colosso franco-italo-americano, oltre a fondi di Quantonation e LIFTT oltre ad un prestito di Bpifrance. La startup si aggiunge così ad altre 12 giovani imprese che hanno già ricevuto il sostegno del gruppo guidato da Carlos Tavares.
LiDAR più efficiente?
Perché questo inizio e non un altro? SteerLight sta lavorando a una nuova tecnologia LiDAR (Light Detection and Ranging, o Light Detection and Ranging in francese) basata su un chip elettronico che consente una cattura 3D dell'ambiente più chiara e precisa, mentre il costo di produzione di massa è molto inferiore a quello attuale Dispositivi LiDAR. Il sistema SteerLight utilizza una lunghezza d'onda di 1550 nm, anziché un valore compreso tra 905 nm e 940 nm, consentendogli di emettere 40 volte più energia. Alla fine, Stellantis vuole integrare questa tecnologia nei futuri modelli del gruppo per migliorare i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e la guida autonoma.
Applicazione entro il 2030?
Sebbene sostenga un’azienda francese, questo investimento di Stellantis solleva interrogativi in un periodo segnato da significativi disinvestimenti nelle tecnologie di guida autonoma. Annunciata come una rivoluzione che avrebbe dovuto realizzarsi nel nostro decennio, la guida autonoma semplicemente non esiste e il suo sviluppo sembra stagnante.. Dall’altra parte dell’Atlantico, Waymo e Cruise, le filiali senza conducente di Google e General Motors, hanno ridotto seriamente la loro attività mentre i produttori europei restano riservati. Questo investimento “è uno degli elementi chiave delle iniziative del piano Dare Forward 2030”, secondo Ned Couric, CTO di Stellantis. Vogliamo solo crederci, ma non siamo sicuri che il 2030 sia la scadenza giusta per le auto che viaggiano “da sole”.
Robin San Vincenzo
Valuta questo articolo
4.6/5 ( 4 voti)
pubblicato su 22/03/2024 alle 18:40
“Fanatico di zombi da una vita. Praticante di web hardcore. Pensatore. Esperto di musica. Studioso di cultura pop impenitente.”