martedì, Novembre 26, 2024

Il Movimento Islamico Palestinese pubblica un video di tre ostaggi israeliani a Gaza

Venerdì 26 gennaio il movimento islamico palestinese Hamas ha trasmesso un video su Telegram in cui si vedono tre ostaggi israeliani, due dei quali si identificano come soldati. Le tre donne sono state ufficialmente identificate dall'Agence France-Presse, sulla base di fonti ufficiali o comunitarie, come tenute in ostaggio dall'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Segui la nostra diretta.

Una decisione molto attesa. La Corte internazionale di giustizia ha ordinato a Israele di consentire l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza, ma anche “Prevenire e punire” Motivazione per “Genocidio”. Israele deve prenderselo “Adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell’assistenza umanitaria di cui i palestinesi hanno urgentemente bisogno per affrontare le condizioni di vita avverse affrontate dai palestinesi”.“, ha stabilito la Corte internazionale di giustizia.

Reazione israeliana. La sentenza del primo ministro israeliano “scandalo” Accuse “Genocidio” A Gaza la denuncia è stata presentata dal Sudafrica, dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia. “Tentativo spregevole di negare Israele” IL “diritto fondamentale” L'autodifesa lo èDiscriminazione palese contro lo Stato ebraico, che è stata “giustamente respinta”Stima Benjamin Netanyahu.

Khan Yunis è nel cuore del conflitto. Un giornalista dell'Agence France-Presse ha riferito che giovedì sono proseguiti gli attentati a Khan Yunis, dove secondo l'esercito israeliano si nascondono i leader di Hamas. La città si trova a sud della Striscia di Gaza “cerchiato” Dalle Forze di Difesa Israeliane. La comunità internazionale ha espresso nelle ultime ore la sua profonda preoccupazione.

Sempre più rifugiati a Rafah. Migliaia di persone sono fuggite da Khan Yunis nel tentativo di trovare rifugio a Rafah, città al confine con l'Egitto dove è già concentrata la maggioranza degli 1,7 milioni di sfollati palestinesi. È intervenuto il Commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini “Una ricerca infinita di sicurezza” Per la popolazione civile.

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