sabato, Novembre 23, 2024

Clima futuro: più pioggia del previsto?

In effetti, gli eventi di precipitazioni estreme si stanno verificando più frequentemente di quanto previsto dai modelli climatici, ha scritto un team dell’Istituto per la ricerca sul clima di Potsdam in Germania. Se hanno ragione, ciò fa presagire il peggio nel prossimo futuro. Questi ricercatori portano l’esempio dell’uragano Harvey, che nel 2017 ha fatto cadere più di un metro di pioggia su Houston, o delle piogge monsoniche che nel 2022 hanno causato… Inondazioni devastanti in Pakistan.

Fondamentalmente, un clima più caldo significa quasi certamente più umidità, e quindi più pioggia o neve. Ma quanto, questa è tutta la questione.

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Così non perderai nessuna notizia scientifica e saprai tutto sui nostri sforzi per combattere le fake news e la disinformazione!

I meteorologi hanno sempre saputo che i modelli possono sottostimare i rischi, a causa della mancanza della prospettiva necessaria: la temperatura media del pianeta potrebbe essere aumentata di 1,2 gradi nel corso dell’ultimo secolo, ma tale aumento ha solo subito un’accelerazione nell’ultimo mezzo secolo. Il che potrebbe non fornire esempi sufficienti, come l’uragano Harvey, per prevedere il futuro. In altre parole: i modelli climatici si sono tradizionalmente dimostrati abbastanza efficaci nel prevedere le tendenze generali, ma devono affrontare i propri limiti quando si tratta di prevedere eventi “estremi” per definizione.

Nella loro ricerca, pubblicato Il 27 novembre a Rivista sul climaI ricercatori stimano che la frequenza degli eventi estremi sia aumentata del 17% per ogni grado Celsius in più, mentre il modello climatico CMIP-6 utilizzato come base di confronto prevedeva invece l’11%.

La maggior parte degli esperti non si sorprenderebbe: a partire dal 2018, ricerca La ricerca sull’“ingrandimento” degli eventi meteorologici estremi nell’emisfero settentrionale ha concluso che questi eventi potrebbero, nello scenario più ottimistico, aumentare del 50% entro la fine del secolo… e tre volte di più nello scenario più ottimistico.

READ  La fiducia nella scienza è rafforzata dall'epidemia

Una cosa è certa: “non c’è motivo di credere che questa situazione non continuerà”. annuncia a nuovo mondo Ricercatore post-dottorato in analisi dei dati climatici Max Kutz. Le città più vulnerabili alle inondazioni hanno interesse a prepararsi ad affrontarle.

Ultime notizie
Notizie correlate