Sei palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani in Cisgiordania
Il Ministero della Sanità palestinese ha annunciato che sei palestinesi sono stati martirizzati oggi, venerdì, in una serie di incursioni dell’esercito israeliano nella Cisgiordania occupata. Il ministero ha dichiarato che tre di questi palestinesi, di età compresa tra 17 e 26 anni, sono stati uccisi a Jenin, una roccaforte di gruppi armati palestinesi nel nord della Cisgiordania, dove altri due palestinesi sono stati feriti a morte dal fuoco dell’esercito israeliano giovedì sera.
Secondo l’agenzia ufficiale palestinese Wafa, due palestinesi martirizzati venerdì sono stati uccisi in un attacco aereo di droni su una casa nel campo profughi di Jenin.
Nella regione di Hebron, nel sud della Cisgiordania, due palestinesi, di 33 e 36 anni, sono stati martirizzati durante l’incursione dell’esercito di occupazione israeliano nel campo profughi di Al-Fawwar, secondo il Ministero Palestinese e l’Agenzia Wafa.
L’esercito israeliano ha effettuato anche un raid nel campo profughi di Qalandia, a nord di Gerusalemme, durante il quale, secondo le stesse fonti, è stato martirizzato un palestinese di 19 anni. Non è stato immediatamente possibile ottenere un commento da parte dell’esercito israeliano su queste incursioni. Inoltre, oggi, venerdì, è morto un palestinese ferito dal fuoco israeliano nella zona di Nablus, nel nord della Cisgiordania, secondo quanto annunciato dal ministero.
Dal 7 ottobre, secondo il Ministero della Sanità palestinese, più di 140 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania da soldati o coloni israeliani. Da allora, secondo il Prisoners’ Club, un’associazione che difende i diritti dei detenuti, i servizi di sicurezza israeliani hanno arrestato circa 1.900 palestinesi in Cisgiordania.
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