sabato, Novembre 23, 2024

Bruno Le Maire vuole modificare il DPE

Il ministro dell’Economia vorrebbe un DPE adeguato alle “modalità di riscaldamento” e alle “dimensioni del tetto”.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Bruno Le Maire ha dichiarato di “volere” modificare la diagnosi della prestazione energetica per adattarla specificamente ai “metodi di riscaldamento” e alle “dimensioni del tetto”. “Ho proprietari che mi dicono: ‘Ma la vostra cosa è ridicola, preferisce il riscaldamento a gas a quello elettrico e penalizza le piccole superfici richieste dagli studenti.’ Cambiamo la diagnosi energetica perché evidentemente non è l’indicatore giusto, ” ha detto il ministro in un’intervista a Sudan Radio.

Ha aggiunto: “Vorrei che la diagnostica delle prestazioni energetiche fosse modificata per tenere conto dei pregiudizi che esistono oggi, sia in termini di metodi di riscaldamento che di dimensioni dei tetti. Siamo qui per fornire soluzioni alle persone, non portare problemi”.

Pur sottolineando che il progetto di bilancio del governo per il 2024 prevede il rafforzamento del sistema MaPrimeRenov, Bruno Le Maire ha aggiunto: “Vediamo che ci sono dei vicoli ciechi qua e là, e non possiamo lasciare le persone in vicoli ciechi perché ciò crea ansia e ambiente .” Non dovrebbe essere fonte di ansia, ma piuttosto una fonte di libertà e dovrebbe consentire a tutti di adattarsi al riscaldamento globale.

Calendario mantenuto

La Diagnostica della prestazione energetica (DPE), che classifica le abitazioni da A a G in base al consumo energetico e all’impatto climatico, è obbligatoria nelle abitazioni destinate ad abitazione. Non dipende più dalle bollette energetiche, ma dalle caratteristiche dell’edificio (qualità dell’isolamento, tipologia degli infissi, impianto di riscaldamento, ecc.).

Il ministro per la transizione energetica Agnes Pannier-Ronacher ha dichiarato venerdì che il calendario per il divieto a partire dal 2025 degli alloggi in affitto considerati “setaccio termico” sarà “mantenuto”, anche se il governo sta prendendo in considerazione possibili “esenzioni”.

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La legge “Clima e Resilienza”, emanata il 24 agosto 2021, prevede di impedire gradualmente ai proprietari di abitazioni ad alta intensità energetica di affittare i loro immobili, per incoraggiarli a realizzare lavori di ristrutturazione. Nello specifico, i proprietari di alloggi di categoria di prestazione energetica G, che è la peggiore, non potranno firmare o rinnovare un contratto di locazione con un inquilino a partire dal 1° gennaio 2025. Seguiranno gli alloggi di classe F nel 2028 ed E nel 2034.

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