sabato, Settembre 21, 2024

Avviso relativo ai servizi di terapia intensiva neonatale

“Abbiamo la sensazione che i neonati, soprattutto quelli malati, non contano!” L’allarme lanciato dai medici dei reparti di neonatologia si basa sull’inventario appena preparato dalla Società francese di neonatologia (SFN). Secondo l’audit che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni, i servizi di terapia intensiva che accolgono neonati molto malati o deboli (molto prematurità, anomalie congenite, patologie legate al parto complesso, ecc.) sono in stato di emergenza. “Molto preoccupante”.

Numero di letti insufficiente, tassi di occupazione molto elevati, carenza di infermieri… I dati raccolti per la prima volta da questa comunità di studiosi, a partire da diverse indagini – una risalente a febbraio, l’altra a giugno – permettono di fare luce In questo settore ad alta specializzazione, sconvolto anche dalla crisi strutturale che ha colpito l’ospedale. Più di quattro quinti dei circa 70 servizi di terapia intensiva e rianimazione (noti come Tipo 3) hanno testimoniato sulla loro condizione.

Se la terapia intensiva per adulti è finita sotto i riflettori durante la crisi del COVID-19, come è successo alla terapia intensiva pediatrica nell’inverno del 2022 durante l’epidemia di bronchiolite, la neonatologia, che si prende cura dei neonati con problemi vitali alla nascita o che necessitano di monitoraggio costante, spesso Resta all’ombra.

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Ci sono però segnali preoccupanti: la mortalità infantile è in aumento, come afferma SFN nell’introduzione. “Contrariamente a quanto osservato in molti paesi occidentali, dove continua a diminuire, la mortalità infantile in Francia è in aumento dal 2012. Il paese è diminuita del 3H Il 20H Posizione in Europa. » Impostato “eccessivo” Le morti tra i bambini di età inferiore a un anno sono in gran parte dovute a “eccessivo” Per quanto riguarda le morti neonatali, si fa la seguente osservazione: “Il primo mese di vita è responsabile del 74% dei decessi”.

Tra le ipotesi avanzate ci sono l’aumento dell’età delle madri al momento del parto o le gravidanze multiple, ma è difficile non mettere in discussione lo stato del sistema sanitario.

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“Tanta pressione sulla squadra”

La prima nota che appare nel promemoria di quattro pagine: Fornire cure critiche neonatali “Non è ancora abbastanza”Ciò nonostante il calo del tasso di natalità negli ultimi anni. Tuttavia, il numero dei posti letto chiusi per carenza di personale appare limitato: a giugno tali chiusure hanno interessato in media il 5% dei circa 1.500 posti letto del settore.

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