Il Parlamento europeo ha votato a favore di una direttiva volta a creare un’economia circolare nel settore dell’elettronica. Il provvedimento, sostenuto da un’ampia maggioranza di voti, renderebbe le batterie dei dispositivi elettronici facilmente sostituibili dai consumatori e richiede che entro il 2031 almeno l’80% del litio e il 95% degli altri metalli utilizzati nelle batterie usate vengano riciclati.
Il Parlamento europeo ha compiuto un grande passo verso la creazione di un’economia circolare nel settore dell’elettronica. Con un’ampia maggioranza di voti (587 favorevoli, 9 contrari e 20 astenuti), l’azienda ha approvato la validità di un’audace direttiva volta a rendere le batterie dei dispositivi elettronici facilmente sostituibili dai consumatori.
Questa iniziativa legislativa è una risposta diretta a un annoso problema, il problema dell’obsolescenza programmata. Attualmente, pochissimi smartphone, tablet, laptop e persino altri dispositivi come auricolari bluetooth, altoparlanti wireless o lettori musicali consentono una facile sostituzione della batteria.
Gli involucri dei dispositivi sono spesso difficili da aprire e le batterie sono solitamente fissate saldamente con la colla.
“I consumatori dovrebbero essere in grado di rimuoverli e sostituirli facilmente da soli”.
La formula è diretta e senza appello. Il consumatore deve poter intervenire personalmente sul dispositivo che ha acquistato. Affrontando la questione della sostituibilità delle batterie, il Parlamento europeo sta sfidando la progettazione e la costruzione dei dispositivi elettronici così come li conosciamo.
Ciò potrebbe portare a un importante cambiamento nel settore dell’elettronica. I produttori dovranno riprogettare i loro dispositivi per renderli più durevoli, anche per facilitare la sostituzione delle batterie.
impegno per il riciclo
Ma la guida non si ferma qui. In una prospettiva più ampia di transizione verso un’economia circolare, il regolamento stabilisce inoltre che dal 2031 almeno l’80% del litio usato e il 95% di cobalto, rame, piombo e nichel utilizzati nelle batterie usate devono essere recuperati mediante riciclo.
Il riciclaggio dei metalli nelle batterie è una grande sfida. Le quantità di litio, cobalto, rame, piombo e nichel presenti nei dispositivi elettronici sono notevoli e costituiscono una potenziale fonte di inquinamento ambientale. Mirando al recupero e al riutilizzo di questi materiali, la direttiva europea incoraggia un modello economico più rispettoso dell’ambiente.
È probabile che questa iniziativa dia una spinta alle tecnologie di riciclaggio. Le aziende specializzate nel riciclo dei metalli potrebbero vedere un boom, mentre i produttori di elettronica saranno incoraggiati a progettare prodotti più rispettosi dell’ambiente, incorporando l’intero ciclo di vita dei materiali utilizzati.
Questa direttiva è senza dubbio un segnale forte inviato dal Parlamento europeo.
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