Charles Michel non apprezza, ma non apprezza affatto, gli articoli di giornale che gli sono stati oggetto in questi giorni. Il presidente del Consiglio europeo ha deciso di vendicarsi e lo abbiamo visto, mercoledì 12 aprile, passare da una redazione all’altra per far sentire la sua voce. In un giorno ha raddoppiato le interviste alla stampa belga, da sera A gratuitopassante standard, informazioni nere Quindi canale RTL-TVI. In serata ha partecipato al programma di Franceinfo “Colpa dell’Europa”.
Ci sono due articoli all’origine del suo contrattacco mediatico. Il primo, postalo Politico Il 23 marzo descrive un leader il cui gusto per i viaggi sta minando la qualità del suo lavoro, riunendo capi di stato e di governo europei e aiutandoli a trovare compromessi su argomenti complessi come la riforma del mercato elettrico, l’immigrazione o il posizionamento. dell’Unione europea (UE) contro la Cina. Il secondo, pubblicato il 9 aprile in il mondospiega perché i suoi costi di viaggio sono esplosi, rispetto ai suoi predecessori, e insiste soprattutto sul suo uso frequente di jet privati, tanto costosi quanto inquinanti, anche quando le linee commerciali gli consentono di fare gli stessi viaggi.
Forse c’è stato un tentativo di destabilizzazione o intimidazione, che è rivolto a me, me stesso da un lato, e che è rivolto anche al Consiglio. Penso che il ruolo crescente del Consiglio e dell’Unione europea sulla scena internazionale possa turbare un certo numero di attori.lui dice gratuito. Alla domanda su chi beneficerà dell’indebolimento dell’Unione europea: Cina, Stati Uniti? – Non risponde.
Successione pianificata nel 2024
Charles Michel, d’altra parte, è meno evasivo quando espone il suo caso. “C’è una bolla a Bruxelles e ha molte ambizioni”Conferma standard. “Non sono nato dall’ultima pioggia”Inoltre, si fida di me sera. Prima di procedere: “Non posso escludere – quando vedo la serendipità [des articles considérés à charge] – che alcuni stanno già facendo una campagna per i “migliori posti di lavoro”, Questi alti posti di lavoro promessi dagli europei, nell’Unione Europea come in altre organizzazioni internazionali, mentre le elezioni europee del maggio 2024 ricomposteranno le carte.
In carica dal 1Lui è Dicembre 2019 e già rinnovato una volta, Charles Michel non potrà farsi avanti per succedergli. All’età di quarantotto anni, si vedrà continuare con un lavoro internazionale anche se lo dice lui standardl’idea di poter entrare a far parte della Banca europea per gli investimenti “non basato su nulla”.
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