Attingendo alla sua esperienza nel mercato degli altoparlanti fissi, Yamaha è riuscita a realizzare una versione abbastanza pulita del suo primo passo nel mondo degli altoparlanti Bluetooth portatili. Tuttavia, è ancora lontano dal fornire la qualità del suono “Hi-Fi” promessa dal marchio giapponese, se questo significa qualcosa.
Il WS-B1A è dotato di un tweeter da 55 piedi supportato da un radiatore passivo per dare potenza ai bassi. Questo design rende complicato l’ascolto a 360 gradi, perché il singolo diffusore si irradia solo su un lato del case. Inoltre, il suo comportamento è particolarmente direzionale, quindi la riproduzione del suono dipende fortemente dalla posizione di ascolto.
Di fronte al tweeter, gli alti (6 kHz-12 kHz) vengono assorbiti dai medi (2 kHz-6 kHz) e dagli alti estremi (12 kHz-20 kHz). Questo comportamento ha l’ovvio effetto di produrre strumenti ricchi di armonici come piatti, chitarre o ottoni. A peggiorare le cose, il livello di fedeltà delle alte frequenze è piuttosto deludente: il rendering è un po’ abrasivo, a volte anche aggressivo, e rivela un fenomeno di sibilo.
Per una visione migliore è necessario deviare leggermente dall’asse dell’altoparlante (circa 30°). Le alte frequenze suonano quindi meno aggressive e l’altoparlante mostra tutto il suo potenziale con una presentazione fluida ed equilibrata. La risposta dei bassi in particolare è assolutamente sorprendente, soprattutto considerando le dimensioni compatte del WS-B1A. Certo, siamo lontani da Bose SoundLink Mini, ad esempio, ma il WS-B1A trascrive molto bene grancasse, pad synth profondi o calci elettronici. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non allontanarsi troppo dall’asse della diffusione del tweeter, altrimenti sentirete il collasso dei mid-woofer, e quindi un rendering opaco/smorzato.
Il WS-B1A riproduce sorprendentemente bene le voci umane che appaiono naturalmente dal resto degli strumenti. Tuttavia, possono avere un leggero aspetto nasale, ma nulla di inaccettabile. L’amplificatore Yamaha è anche in grado di emettere una potenza sorprendente. Bisogna però stare attenti a non spingerlo al limite, perché poi compaiono problemi di distorsione e i bassi si abbassano troppo. Infine, la modalità Clear Voice abbassa solo il livello dei bassi per far risaltare i medi (e quindi le voci), ma a scapito della larghezza complessiva.
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